BOLZANO. Molto rumore, se non per nulla, almeno per poco? Stiamo parlando della microstruttura di via Bari gestita dalla coop sociale La Coccinella. «La struttura non chiuderà prima che a tutti i 14 bimbi finora accolti non verrà trovato un posto in un altro nido». Lo garantisce il presidente della coop, Stefan Hofer. Mentre la direttrice dell’ufficio servizi alla famiglia di Assb, Daniela Qualtieri, anticipa: «Stiamo cercando le soluzioni caso per caso. O in uno dei nostri nidi aziendali o in una microstruttura in convenzione gestita dalle altre cooperative troveremo una soluzione».

La Coccinella fino ad ora gestiva 62 posti in convenzione con Assb: la famiglia paga in base alle possibilità economiche, il resto viene saldato al 50% rispettivamente da Provincia e Comune. Sui 165 posti messi a bando nei mesi scorsi dal Comune, La Coccinella è scesa da 62 a 28. Spiega Hofer: «Sul nostro personale non ci saranno riflessi, perché se non riempiamo i posti con i bimbi in convenzione con Assb lo faremo con i bimbi a contratto con le aziende private». Il problema riguarda Don Bosco: «Il Comune, che di recente ha aperto due nidi pubblici a Firmian e Casanova, nel rione ha messo a bando solo 55 posti anziché i 70 del passato. In questa zona non c’è mercato per i nidi aziendali, per cui siamo costretti a chiudere via Bari. La situazione è totalmente diversa in centro. Lì abbiamo perso posti in convenzione, anche perché Casabimbo e Babycoop hanno aperto ciascuna una nuova struttura, ma la richiesta di posti in convenzione con le aziende private (un terzo dei costi è pagato dal datore di lavoro di uno dei genitori, che poi lo scarica fiscalmente) è elevata, anzi, stiamo cercando personale perché le nostre 57 assistenti ora come ora sono troppo poche. È difficile trovare personale qualificato». Restano dunque aperti i nidi Coccinella di San Quirino, Lungotalvera e via Combattenti, solo in parte con posti in convenzione con Assb. Via Bari invece è destinata a chiudere a breve, «ma non c’è una data precisa, perché ovviamente garantiremo un posto a tutti i bimbi finché non sarà trovato per loro un posto. Se ci sarà bisogno terremo aperto ancora per due o tre settimane», promette Hofer. «Per il periodo successivo metteremo a disposizione tagesmutter nel rione e posti nei nostri altri nidi».

Secondo Hofer il vero problema sono i bandi Assb: «A Bressanone il prezzo orario a bambino è di 10 euro, a Merano di 9,50. A Bolzano sono 8,37, già ivati, ossia 7,95 netti. Ma la Provincia ora ha imposto standard di qualità più alti, che a nostro avviso è difficile mantenere con un prezzo rimasto fisso e così basso»

Secondo Daniela Qualtieri, direttrice Servizi alla famiglia di Assb, è corretto che esistano dei bandi quadriennali, anche per garantire un ricambio. «La Coccinella in questo caso ha perso 34 posti. Il responso è arrivato il 23 febbraio. C’era tempo 30 giorni per presentare ricorso, l’hanno fatto l’ultimo giorno utile. L’udienza al Tar è stata fissata il 17 aprile, la sentenza è arrivata il 2 maggio, il bando è valido dal 3». C’era tutto il tempo, quindi, per avvertire i genitori in tempo. Genitori verso i quali Assb si è attivata: «Abbiamo chiesto alla Coccinella i dati, per sapere quanti bimbi hanno bisogno solo per l’estate, quanti per l’anno prossimo. Vedremo quali sono le necessità delle famiglie e proporremo loro un posto nei nidi Assb o nelle microstrutture di CasaBimbo e Babycoop. Sempre tenendo conto che deve trattarsi di posti convenzionati a tariffa agevolata. Queste famiglie stanno molto attente al budget».