Nipoti per un giorno il pranzo portato a casa degli anziani 

Oltrisarco. L’Associanziani e l’Orizzonte assieme nonostante il Covid «Non abbiamo potuto fare la festa di Natale, per loro anno difficilissimo»



Bolzano. «Un momento difficile, difficilissimo. Più duro adesso che non durante il lockdown di primavera. Specie per i nostri anziani, stanchi, con la paura più che del virus di rimanere soli». Per fortuna, c’è qualcuno che ha pensato a loro. In 25, fra adulti e ragazzi: dieci volontarie ai fornelli, quindici ragazzi per le consegne. Per portare un po’ di calore a casa di 35 anziani del quartiere.

Le associazioni “Associanziani OA – Seniorentreff OH” e quella giovanile “l’Orizzonte” di Oltrisarco hanno infatti collaborato per il terzo anno consecutivo nel trasmettere un sorriso e un segno di solidarietà ad una quarantina di anziani residenti nel quartiere con l’iniziativa denominata “Nipote per un giorno”.

Gli altri anni la festa si svolgeva presso le sale del Centro Socio Pastorale della Parrocchia Santo Rosario nei giorni che precedevano il Santo Natale.

Le restrizioni dovute alla pandemia da Coronavirus non hanno scoraggiato però le due associazioni, che si sono organizzate per essere vicine anche quest’anno ai loro anziani.

I volontari dell’Associanziani hanno preparato il pasto composto da lasagne al forno, arrosto di vitello con verdure e l’immancabile crostata per dolce.

I ragazzi del Centro giovanile, invece, hanno trasportato il cesto con i viveri e un piccolo dono presso le abitazioni degli anziani. Il tutto nel rispetto delle prescrizioni previste in questo periodo di emergenza sanitaria.

Ha collaborato anche il gruppo di catechismo “I Cavalieri”, che ha preparato un simpatico biglietto con dedica natalizia.

Grande felicità da parte degli anziani poter ricevere il pranzo, ma soprattutto accogliere, anche solo sull’uscio di casa, i ragazzi del centro motivati da un sentimento di entusiasmo e gioia.

Il parroco della Parrocchia Santo Rosario, don Gigi Cassaro, ha ringraziato tutti i partecipanti per questa iniziativa e ha espresso il suo pensiero dicendo: “Un gesto semplice, come portare il pranzo a casa di persone anziane del quartiere, fatto con cuore porta un sorriso a chi lo riceve! La carità ha riscaldato il cuore sia di chi l’ha fatta e ha messo a disposizione il proprio tempo: i ragazzi, i giovani, le volontarie (che hanno preparato il pranzo) e i nostri cari nonni che l’hanno ricevuta”.

Racconta com’è andata Mariangela Ferraretto, dell’Associanziani. «La nostra associazione è nata nel 2018, quando è stato aperto il centro socio pastorale di Oltrisarco. Collaboriamo con le associazioni della parrocchia: giovani, centro culturale. Abbiamo una piccola sala, dove incontriamo gli anziani della nostra comunità. Chi vuole, viene: giochiamo a carte, a bocce, piccoli lavoretti, attività varie, quasi tutti i giorni tranne la domenica. Facciamo feste di carnevale, castagnate, cene mensili». Quest’anno, senza tutto questo, «gli anziani hanno sofferto moltissimo». Sarebbe stata la terza edizione, di Nipoti per un giorno. «Una bella festa: noi preparavamo, i giovani coordinati da Sabbatino animavano con la tombola, l’anno scorso avevano fatto una bella recita». Quest’anno ci si è domandati: come la mettiamo? «I ragazzi hanno avuto un’idea bellissima: se non possiamo fare il pranzo assieme, perché non glielo portiamo a casa?». Si è telefonato a quelli che si conoscevano meglio, «hanno aderito, veramente contenti, perché finalmente hanno potuto avere un contatto. A ciascuno di loro abbiamo anche consegnato un biglietto della lotteria: l’estrazione la faremo quando ci si potrà di nuovo incontrare tutti assieme».

Per loro, «è un momento molto difficile. Per tutelarli, figli e nipoti si tengono a distanza. Hanno veramente una enorme necessità di contatto umano. Anche a noi mancano molto. Ci mancherà il capodanno insieme a loro. Una volta eravamo 100, un’altra 70. Ma è più quello che loro hanno dato a noi di quello che noi abbiamo dato loro». DA.PA













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