«Noi veniamo a Bolzano, ma lassù ci vogliono?»

Gli sforzi dell'Ana e dell'Alpino per evitare strumentalizzazioni: il caso Durnwalder-Unità d'Italia ha creato nel resto d'Italia malumori e perplessità. "Ora bisogna guardare avanti"



BOLZANO. «Noi veniamo, ma lassù ci vogliono?». Se lo stanno chiedendo molti Alpini del resto d'Italia. Non è una boutade giornalistica, se l'è chiesto ieri il sindaco Spagnolli durante un incontro tenutosi in mattinata fra i giornalisti locali e il caporedattore de L'Alpino, il mensile dell'Associazione nazionale alpini.

Una rivista, per inciso, con una tiratura di 400 mila copie. Si chiama Giangaspare Basile, il caporedattore, ed è bolzanino, anche se ora vive in Sudamerica. Lui conferma: bisognerà impegnarsi alquanto, prima dell'adunata. «Perché tutte le adunate hanno i loro problemi specifici, che a Bolzano sono differenti da quelli del resto d'Italia», ha detto Spagnolli. Per chiarire, ieri, presente alla riunione, si è espresso anche il vicepresidente della giunta provinciale, Christian Tommasini.

«In occasione dei festeggiamenti per i 150 anni dell'unità d'Italia, abbiamo avuto qualche problema di comunicazione». Sono stati spiazzati, in Italia, dalle esternazioni del presidente Durnwalder. Anzi, diciamola tutta: sono rimasti sconcertati. Per questo ieri sindaco e vicepresidente della giunta hanno voluto incontrare i giornalisti, per sensibilizzarli. Per evitare polemiche e strumentalizzazioni.

Lo sforzo messo in campo per un'adunata pacifica è assai elevato. Per dire: la rivista l'Alpino già dal prossimo mese comincerà una campagna di sensibilizzazione. Si mostreranno le bellezze della nostra provincia, ma se ne spiegheranno anche le peculiarità socio-politiche. Tanti Alpini hanno fatto la naja in Alto Adige e non ne hanno bisogno. Tanti altri arrivano per la prima volta, e occorre spiegare, per evitare incomprensioni. In realtà, nonostante qualche timore da parte della politica locale, gli Alpini rassicurano.

Il comitato organizzatore chiarisce senza mezzi termini: «L'adunata non avrà altro significato se non quello di una festa pacifica, per noi e per tutta la popolazione altoatesina». Non scherzano, gli Alpini. Per una conferma, due esempi. Primo: con tutta probabilità, come già avvenuto in altre adunate recenti, sfilerà anche la Musikkapelle Marling. Avete letto bene. Sono amici del gruppo alpini Marlengo. Assieme organizzano feste campestri. Sono amici. A Trieste hanno sfilato assieme. Con qualche difficoltà da parte dei Musikanten, perché italiani e tedeschi, questo sì, sfilano con passo diverso, a un altro ritmo. E quindi occorre adeguarsi... Secondo esempio: oltre ad invitare altre bande locali, il comitato organizzatore ieri ha annunciato: «Ci farebbe molto piacere se volesse partecipare anche Eva Klotz».













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