Nomina di Staffler, indaga la Procura

Dopo un esposto, contestata la procedura seguita dalla Provincia per la scelta del direttore generale. Acquisito materiale



BOLZANO. Bufera sulla Provincia per le procedure adottate nella selezione del direttore generale, scelta caduta su Hanspeter Staffler. Su quella selezione la Procura ha aperto una inchiesta, arrivata alle battute finali. A innescare le indagini era stato un esposto anonimo.

Nelle scorse settimane è stato acquisito materiale relativo alla procedura di selezione pubblica (non concorso) effettuata nel 2014 per l’individuazione del direttore generale. In quella selezione la Provincia si avvalse parzialmente della consulenza di «Egon Zehnder International», colosso nel reclutamento dei manager di alta fascia. L’insediamento di Staffler, già direttore della ripartizione Protezione civile, scelto tra una sessantina di candidati, risale al settembre 2014. Nell’estate del 2014 la Provincia avviò la procedura di selezione pubblica del direttore generale, la figura ai vertici dell’amministrazione provinciale accanto al segretario generale. All’epoca il direttore della ripartizione Personale era ancora Engelbert Schaller, in pensione dal febbraio 2015. Venne pubblicato un annuncio su giornali e sito della Rete civica dell’Alto Adige. La selezione era aperta a candidati interni ed esterni alla amministrazione provinciale. Dai candidati la giunta si aspettava, venne annunciato, capacità dirigenziali, esperienza pluriennale nella gestione di un'impresa o di un'amministrazione. «Una persona con qualità di guida sia sul piano strategico che operativo, con capacità di attuare e governare processi complessi», riassunse Waltraud Deeg. Si presentarono sessanta i candidati e una prima scrematura venne seguita dalla società «Egon Zehnder International Spa». Waltraud Deeg si dichiara «tranquilla» sia sulla sua posizione personale che sul percorso adottato. «Non sono stata ascoltata dalla Procura su questa vicenda e non ho in mano alcuna notifica di citazione», riferisce l’assessora. Questa la sua premessa: «Voglio ricordare che il direttore generale è un ruolo di fiducia, per il quale non è previsto un concorso pubblico». Il modo in cui la selezione tra i candidati è stata effettuata provocò al tempo del malcontento, come dimostra l’invio dell’esposto anonimo. Ancora Deeg: «Sono sempre stata convinta che per la scelta di una figura di vertice dell’amministrazione provinciale, con un budget di oltre 5 miliardi di euro, sia giusto chiedere una consulenza esterna, per avere una indicazione da parte di terzi. È per questo che ci siamo appoggiati a Egon Zehnder. I costi della consulenza furono adeguati». (fr.g.)

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