Non sono di Laura e Peter gli oggetti trovati lungo il fiume 

I familiari non li hanno riconosciuti. Erano stati recuperati nei giorni scorsi durante le vaste ricerche sull’Adige Le ricerche della coppia proseguono, ma i carabinieri mantengono il più stretto riserbo sulle prossime mosse



Bolzano. Non appartengono a Laura Perselli e Peter Neumair gli indumenti ritrovati nei giorni scorsi, lungo il fiume Adige, dai vigili del fuoco impegnati nelle ricerche della coppia, di cui non si hanno più notizie il 4 gennaio scorso. Nelle scorse ore, i carabinieri di Bolzano hanno mostrato gli oggetti ai familiari dei coniugi che, però, non li hanno riconosciuti come appartenenti a Laura e Peter.

Carabinieri che, da un paio di giorni, hanno ulteriormente alzato il muro di riserbo, evitando di fornire particolari sulle ricerche agli stessi parenti della coppia. Un silenzio che nulla toglie alla cortesia e all’umanità con cui gli uomini dell’Arma si sono rapportati fin da subito con la famiglia Perselli/Neumair e che lascia quasi intendere che qualcosa possa accadere a breve. Che ci possa essere una svolta nella vicenda, insomma. Sensazioni o illusioni? Impossibile dirlo. Senza dubbio, speranze. Speranze che questo incubo, in cui i figli Benno e Madé e tutti gli altri parenti di Laura e Peter sono stati precipitati ormai due settimane fa, finisca il prima possibile. Una sorta di angoscioso limbo in cui sono costretti a vivere, schiacciati dall’incertezza sulla sorte dei loro cari e nell’attesa di una telefonata. Una situazione che, come sottolinea Carla, sorella di Laura, l’affetto e la vicinanza mostrati da tante, tantissime persone ha reso sicuramente più sopportabile.

Da ieri, intanto, dopo il grande dispiegamento di uomini e mezzi dei giorni scorsi, le ricerche proseguiranno solo dall’alto con l’uso di velivoli dei carabinieri e della Guardia di finanza, che continueranno a sorvolare il fiume Adige, su cui si è focalizzata l’attenzione degli uomini dell’Arma, che hanno coordinato le imponenti operazioni. Ma non si può certo parlare di una flessione dell’impegno. È più corretto parlare di un cambio di strategia, imposto dati tempi lunghi, certo, ma che si fonda sulla determinazione, rimasta intatta, di risolvere questo mistero. Un vero e proprio giallo che ha attirato l’attenzione dei media nazionali, arrivati in città con troupe televisive e inviati. La stessa associazione Penelope, che garantisce assistenza ai familiari delle persone scomparse e che negli ultimi anni ha avuto un ruolo determinante nella soluzione di diversi casi, si sta interessando della vicenda.

La coppia

Di Laura e di Peter non si sa più nulla dalle 18 di lunedì 4 gennaio. Svaniti nel nulla, all’improvviso, senza lasciare traccia. Sessantotto anni lei, 63 lui, Laura Perselli e il marito Peter Neumair sono una coppia affiatata e sportiva, con due figli ormai adulti, Benno, 30 anni, istruttore di fitness che vive con loro nella bella casa al civico 22 di via Castel Roncolo, e Madé, 26 anni, laureata in medicina a Innsbruck e specializzanda in ortopedia all’università di Monaco. Entrambi pensionati, conducono una vita molto attiva e serena. Nel pomeriggio di quel lunedì, Laura aveva incontrato la sorella Carla e accolto a casa la loro anziana mamma, dimessa dopo un lungo periodo in ospedale. Un’emozione bella e forte che, come lei stessa aveva rivelato a Carla, aveva molto provato Laura. La donna aveva poi fatto ritorno nella villa di via Castel Roncolo, da quel momento, nessuno ha più visto o sentito, né lei né il marito Peter. I telefonini della coppia sarebbero stati spenti tra le 21 e le 22.

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