Oberkofler, processo per stupro

Lo chiede la Procura. L’uomo che massacrò la moglie a martellate accusato anche di violenza sessuale


di Mario Bertoldi


VALLE AURINA. Paul Johann Oberkofler, l’uomo condannato a 18 anni di reclusione per aver massacrato a colpi di martello la moglie (aggredita mentre dormiva) a Lutago (valle Aurina) tornerà davanti al giudice in giugno per rispondere di violenza sessuale e maltrattamenti sempre nei confronti della consorte.

Il sostituto procuratore Luisa Mosna, titolare dell’inchiesta, ha infatti depositato richiesta di rinvio a giudizio. Il giudice ha fissato l’udienza in giugno accogliendo una istanza in tal senso dell’avvocato difensore Paolo Fava che ritiene opportuno attendere l’esito del processo d’appello del procedimento principale, quello cioè relativo al tentato omicidio (che di fatto è un omicidio posto che la donna si trova in una condizione vegetativa senza possibilità di recupero a seguito delle gravi lesioni cerebrali infertele).

La vittima di questa tragica vicenda (Brigitte Steger di 44 anni) è sempre in coma profondo. Non si risveglierà mai più. Come detto il marito Paul Johann, condannato in primo grado a 18 anni di reclusione, attenderà in carcere il processo d'appello. Nei giorni scorsi, però, gli è stato notificato in cella la richiesta di rinvio a giudizio del pubblico ministero per maltrattamenti e violenza sessuale sempre nei confronti della moglie.

Prima di essere massacrata a martellate, la donna aveva confidato alle proprie amiche in più occasioni di essere stata costretta dal marito più di una volta ad avere rapporti sessuali contro la sua volontà.

Di qui la decisione del pubblico ministero di avviare un secondo procedimento autonomo per il quale ora la Procura chiede un nuovo processo. Inutile dire che per l'uxoricida mancato di Lutago si tratta di un nuova pesante accusa. Sembra prendere le mosse da un menage familiare diventato nel corso degli anni un vero e proprio inferno per la vittima la quale - come noto - aveva deciso di avviare la pratica legale di separazione dal marito. Proprio il giorno in cui venne massacrata a colpi di martello, Brigitte Steger avrebbe dovuto incontrarsi con il proprio legale per avviare la pratica di separazione. A sostenere il nuovo capo d'imputazione nei confronti di Paul Johann Oberkofler saranno soprattutto le testimonianze di diverse amiche e dei figli più grandi. Ma ci sono anche alcune dichiarazioni rese sotto interrogatorio dall'imputato a confernare quanto in più occasione sarebbe avvenuto tra moglie e marito. Quest'ultimo ammise di aver usato le maniere forti con la moglie e di averla costretta in alcune occasioni a fare sesso contro la sua volontà ritenendo che fosse un suo diritto averla sempre a disposizione secondo le sue voglie. Un particolare che sembra dimostrare l'inclinazione dell'imputato a ritenersi «dominus» incontrastato nel rapporto coniugale. Una posizione da "marito-padrone" che col tempo avrebbe contribuito a rendere la situazione familiare non più accettabile da parte di Brigitte Steger.

In giugno la tragica vicenda finirà nuovamente davanti al giudice.

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