L'indagine

Ortisei, denunciati tre necrofori per vilipendio di cadavere

In assenza dell'ossario a servizio del cimitero sotterravano senza feretro i resti dei cadaveri riesumati



ORTISEI. Tre necrofori sono stati denunciati dalla Procura di Bolzano per vilipendio di cadavere. L'indagine era partita da una segnalazione secondo la quale un cadavere riesumato nel cimitero di Ortisei sarebbe stato avvolto in un sacco e gettato in una fossa senza feretro. Le indagini avrebbero appurato  quanto accaduto.

Allo scopo di liberare una tomba per garantire degna sepoltura ad un uomo da pochi giorni defunto,  in concomitanza con la cerimonia funebre dello stesso, nello scorso mese di giugno i tre indagati avevano riesumato i resti di una donna venuta a mancare 25 anni fa. Constatatone tuttavia il perfetto stato di conservazione, invece di procedere a nuova inumazione secondo le disposizioni di legge, i necrofori hanno avvolto i poveri resti all’interno di un sacco per accantonarli temporaneamente in una zona isolata del cimitero in attesa del termine della cerimonia funebre in corso e della successiva sepoltura della salma. Rimasti soli per l’espletamento delle attività residuali, i necrofori hanno posizionato sul feretro appena sepolto i resti della donna precedente riesumata, completando poi l’inumazione.

Secondo la Procura questa era una ormai una prassi perché durante le indagini sono spuntati altri tre crani e diverse ossa umane. All'epoca il cimitero era senza ossario dove riporre i resti riesumati, cosa che probabilmente ha contribuito alla pratica illecita evidenziata nelle indagini che hanno appurato come pure i rifiuti cimiteriali venissero scaricati in una scarpata adiacente il cimitero stesso. Oggi questi problemi dovrebbero essere superati in quanto il cimitero è stato dotato di ossario.

I resti della donna riesumata sono stati dissequestrati ed è stato incaricato il sindaco di darle finalmente degna sepoltura.













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