Ospedale di Bressanone: cardiologia punto debole

Ci vogliono oltre tre mesi per una visita. Ma in altre specialità va molto meglio


Tiziana Campagnoli


BRESSANONE. Per una visita cardiologica non urgente, all'ospedale di Bressanone bisogna aspettare oltre tre mesi. Stessa attesa per una visita dall'otorino o dall'oculista, mentre "solo" due mesi si dovrà attendere per una visita dermatologica o una risonanza magnetica. Ma la situazione, rispetto agli altri ospedali della provincia, non è così grave. Lo afferma con convinzione il direttore generale del comprensorio sanitario di Bressanone, Siegfried Gatscher, che oltre a tentare di spiegare i motivi di liste d'attese così lunghe, saprebbe anche come risolvere il problema: fare sì che i medici di base evitino di prescrivere visite specialistiche non necessarie.  Ma partiamo da cardiologia, dove per una visita occorre attendere ben 104 giorni. «Tengo a precisare che è il medico di base, in base alla gravità del paziente, a decidere l'urgenza della visita - spiega Gatscher - quindi, visita urgente da effettuarsi entro la giornata, prioritaria entro 8 giorni, e differibile, entro 60 giorni. Ebbene, il nostro ospedale riesce a rispettare i tempi, salvo alcune eccezioni, e tra queste proprio cardiologia dove per casi non gravi occorre attendere, stando ai rilievi di settembre, oltre tre mesi. Il motivo? La forte richiesta e la carenza di specialisti».  L'ospedale non ha un reparto di cardiologia e fino a fine settembre nel reparto di Medicina generale c'era solo uno specialista in cardiologia. Dal 1º ottobre, però, il medico ha optato per il "privato", da quel momento le visite sono eseguite da specialisti in medicina interna e il bando per assumere un cardiologo è andato deserto.  «Non ci sono cardiologi interessati a lavorare nel settore pubblico - continua Gatscher - dopo che l'unico cardiologo in pianta organica ha lasciato l'ospedale per dedicarsi al privato abbiamo indetto un bando per assumerne un altro, ma purtroppo è andato deserto. Sottolineo che non ci sono problemi, in quanto le malattie cardiache vengono curate perfettamente dai nostri specialisti in medicina interna, ma tale assenza contribuisce ad allungare i tempi, come anche la forte affluenza di pazienti anche da fuori bacino».  Anche oculistica e dermatologia fanno registrare tempi di attesa lunghi. Ma almeno per oculistica a settembre le cose sono migliorate, visto che dagli oltre tre mesi di agosto si è passati a un mese e mezzo.  «Le visite ambulatoriali vengono effettuate dagli specialisti dell'ospedale di Brunico, sei oculisti e sei dermatologi. Dunque, una pianta organica carente, visto che ce ne vorrebbero almeno 8 per ogni branca - spiega il direttore Gatscher - ciò vuole dire che questi medici devono coprire non solo Brunico, ma anche Bressanone, San Candido e Vipiteno. Ovvio, quindi, che ci siano ritardi e liste d'attese lunghe».  Stessi ritardi, si registrano ad esempio a Brunico, per la collaborazione con Bressanone per le visite dell'otorino e dell'urologo. «In questo caso sono i nostri medici che fanno i pendolari a Brunico, ma anche a Vipiteno e San Candido e quindi si formano liste d'attesa per lo stesso motivo».  I medici, dunque, sono pochi e devono coprire quattro servizi ambulatoriali. Ma c'è di più. A Bressanone, ad esempio, dermatologia e oculistica sono presi d'assalto anche da pazienti provenienti da fuori. In primo luogo Bolzano.  «Se un bolzanino deve attendere sette mesi per una visita dermatologica al San Maurizio, è ovvio che cambia zona e viene a Bressanone dove i tempi sono di gran lunga più bassi - afferma Gatscher - Quindi, se mettiamo in conto che i medici sono pochi e le richieste di visite arrivano quasi per il 50% da fuori, è facile capire perchè per alcune visite occorra attendere tanto tempo». Ma l'ospedale di Bressanone vanta anche primati in positivo. «I tempi lunghi si registrano solo in pochi casi - tiene a precisare Gatscher - Per una visita chirurgica basta un giorno, per una gastroscopia 8 giorni, per una visita pediatrica un giorno e per una tac da 7 a 14 giorni. E poi, nonostante la forte richiesta, siamo riusciti ad abbassare i tempi per una visita ortopedica generale: basta un mese e mezzo».  Gatscher avrebbe un'altra ricetta: «Grazie alla collaborazione tra medici di base e medici ospedalieri occorrerà valutare bene le modalità di prescrizione di una visita. Insomma, bisogna evitare le richieste inappropriate, che oggi purtroppo sono troppe».

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