Pöder: «Va ritirato l’incarico alla ex senatrice»
BOLZANO. «Missione simpatia» dell’Alto Adige a Roma: ancora polemiche per l’incarico di esperta affidato dalla Provincia alla ex senatrice Francesca Puglisi (Pd). È uno dei tasselli dell’operazione...
BOLZANO. «Missione simpatia» dell’Alto Adige a Roma: ancora polemiche per l’incarico di esperta affidato dalla Provincia alla ex senatrice Francesca Puglisi (Pd). È uno dei tasselli dell’operazione studiata per modificare l’immagine dell’Alto Adige in Italia. La giunta la scorsa settimana ha approvato la delibera con l’incarico, dopo la selezione. Dopo gli attacchi arrivati dalla destra tedesca e dall’interno della stessa Svp, Andreas Pöder (BürgerUnion) torna a parlarne, chiedendo l’annullamento dell’incarico «che vale 75.000 euro». Così Pöder: «Sembra una barzelletta: il Pd perde le elezioni, il governo viene formato da M5S e Lega, ma a Bolzano la giunta Svp nomina una ex senatrice Pd come “ambasciatrice” dell’Alto Adige». Prosegue il consigliere provinciale: «Alla neo ambasciatrice del Sudtirolo manca pure il sacrosanto patentino di bilinguismo, che nella provincia di Bolzano viene chiesto a ogni dipendente pubblico, a cominciare dalle donne per le pulizie. È la peggiore forma di favoritismo. Kompatscher e la Svp sono gli ultimi fedeli del Pd. E tutto l’Alto Adige rischia di passare come l’ultima “colonna” di Renzi e Boschi. In consiglio provinciale ho presentato un ordine del giorno che impegna la giunta a ritirare la delibera e la nomina. Secondo me l’incarico aggira pure le norme di incompatibilità, ad esempio quelle del decreto legislativo 39/2013».
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