Palermo nella Commissione dei 6 e dei 12

Il senatore sostituirà Bressa, incompatibile dopo la nomina nel governo. Dellai probabile presidente



BOLZANO. Sarà Francesco Palermo il nuovo componente della Commissione dei 6 e dei 12 nominato dal governo. La nomina di Palermo è in queste ore alla firma del ministro delle Regioni Maria Carmela Lanzetta. Il senatore sostituisce nella commissione paritetica l’attuale presidente Gianclaudio Bressa, divenuto incompatibile dopo la nomina a sottosegretario agli Affari regionali.

Costituzionalista, eletto al Senato da un accordo tra Svp e Pd, Palermo entra in Commissione dei 6 e dei12 grazie a un asse che va dal Pd, a partire dallo stesso Bressa, alla Svp. Ma lo stesso deputato Florian Kronbichler (Sel) e nel Pd la deputata Luisa Gnecchi si sono spesi per Palermo. «C’era stato un certo malumore dopo la nomina governativa nella partitetica di Daniel Alfreider. Un malumore provocato dal fatto che il deputato è anche vice Obmann della Svp», ricorda Luisa Gnecchi. Con l’uscita di Bressa, la presidenza della Commissione dei 12 dovrebbe andare a Lorenzo Dellai, mentre la Commissione dei 6 eleggerà il proprio presidente, forse il senatore Karl Zeller.

Soddisfatto Palermo per l’ingresso nella partitetica in un periodo che si annuncia denso di lavoro: «L’agenda è fitta, grazie alla legge di stabilità che richiede una serie di norme di attuazione sull’assunzione provinciale del finanziamento delle agenzie fiscali, del personale amministrativo della giustizia e naturalmente tutta la partita finanziaria. Ancora aperta anche la norma di attuazione sul Parco dello Stelvio». Palermo ribadisce la propria visione dell’autonomia: «Chiudersi in un atteggiamento rigido non paga. È importante un buon lavoro di raccordo tra la paritetica e la Provincia. La prima lavora alle norme, la seconda elaborerà nella Convenzione la revisione dello Statuto, fondamentale per blindare le competenze».













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