BOLZANO. Un partito di centrosinistra «coraggioso e fiero della propria storia», autonomista, «che sa tornare unito»: così Alessandro Huber si è insediato ieri come segretario del Pd alla prima seduta della assemblea provinciale. L’appello alla riconciliazione è stato il leit motiv della seduta. E infatti Nadia Mazzardis, presentata da Huber come presidente dell’assemblea, era l’unica candidata ed è stata eletta per acclamazione (su proposta di Carlo Bassetti). La minoranza ha deciso di dare credito a Huber, entrando nella segreteria con Miriam Canestrini. Questo è il Pd che si occuperà delle elezioni politiche e provinciali. Ecco la segreteria indicata da Huber: le due vicesegretarie Renate Prader e Sara Endrizzi, Emiliano Lutteri, Matteo Bonvicini, Miriam Canestrini, Diego Zanella, Alessio Evangelista, Mauro De Pascalis, Carlo Visigalli e Paolo Sticcotti in rappresentanza dei Giovani democratici. Huber ha chiesto ad Alex Pocher di coordinare il consiglio dei territori. Nel suo discorso Huber ha ringraziato Liliana Di Fede, da cui riceve il testimone, e promesso un lavoro di squadra, perché «essere segretario del Partito democratico dell'Alto Adige in un tempo politico, dove forte soffia il vento della destra e del grillismo non sarà semplice». Nadia Mazzardis ha ringraziato «Alessandro Huber per la fiducia e Carlo Costa, che con la sua rinuncia mi sta dando l'opportunità di ricoprire questa carica». Presentato da Nadia Mazzardis anche il metodo che intende adottare per l’assemblea provinciale. Le sedute saranno meno numerose (ogni tre settimane), ma il lavoro tanto, anche con gruppi tematici: «Credo in un Pd della riconoscenza per chi ha fatto e farà e mi aspetto un'assemblea capace di assumersi una responsabilità». Senza più personale a tempo pieno, avverte Mazzardis, «ogni volta che diremo "il partito non ha fatto” o “il partito deve fare" ricordiamoci che il partito siamo noi. Il partito non è un'entità astratta. Mi aspetto da chi critica, che faccia corrispondere una propria proposta di azione personale migliorativa». (fr.g.)