l’assemblea provinciale 

Pd, slitta il voto sulle primarie Huber: chiederemo anche idee

BOLZANO. L’allarme sulle possibili elezioni politiche ravvicinate condiziona la discussione del Pd sulla lista per le provinciali. L’assemblea del Pd anche ieri non ha votato la proposta sui criteri...



BOLZANO. L’allarme sulle possibili elezioni politiche ravvicinate condiziona la discussione del Pd sulla lista per le provinciali. L’assemblea del Pd anche ieri non ha votato la proposta sui criteri per costruire la lista. «È evidente che se ci saranno elezioni politiche in estate o in autunno, in contemporanea con le provinciali, questo condizionerà tutta la strategia», spiega il segretario Alessandro Huber, che ieri ha ribadito la sua proposta: Christian Tommasini capolista e primarie aperte nei comprensori per scegliere la testa di lista dai posti 2 al 6. Una data ipotizzata per le primarie è il 17 giugno. Su Tommasini capolista e sui posti numero 2 e numero 6 riservati a candidati di Bolzano, informa Huber, «direi che ci siamo». Ma ieri c’è stato chi, come Silvano Baratta, ha suggerito di evitare del tutto le primarie, per ragioni di tempo, scegliendo i candidati in base al peso specifico (nel 2013 la testa di lista con Tommasini, Bizzo e Cornelia Brugger non passò attraverso primarie). Altri hanno suggerito una lista in ordine alfabetico, con estrazione della prima lettera. Huber rilancia, puntando sui contenuti: «Non possiamo parlare solo di nomi. Soprattutto se dovremo affrontare elezioni provinciali e politiche, è doveroso chiedere ai nostri elettori su quali fronti dobbiamo più impegnarci. Immagino una scheda in cui oltre ai nomi compaia un elenco di dieci temi da cui sceglierne i tre». Nei giorni scorsi c’è stata attenzione verso la possibile sfida per il secondo posto tra Sandro Repetto (che non ha sciolto ancora le riserve) e Matteo Bonvicini. Mario Cappelletti, di Bressanone, critica «certi atteggiamenti che non fanno bene al Pd. Mi riferisco alle autocandidature che arrivano o sono arrivate in passato. Il Pd è composto di territori e noi di Bressanone abbiamo dimostrato di reggere bene anche nei periodi difficili». Tra primarie provinciali o legate ai comprensori Cappelletti sposa la seconda ipotesi: «Ci vuole più rispetto per i territori. Non mi piace neppure che la corsa ai primi posti della lista coinvolga solo uomini. Nel Pd abbiamo persone di valore come Renate Prader, Nadia Mazzardis, Sara Endrizzi e Liliana Di Fede».













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