Pd-Verdi, la trattativa è una commedia

Per i Democratici presente solo Costa. Spagnolli arriva solo alla fine perché trattenuto al gruppo consiliare



BOLZANO. È sembrata la commedia della porta sbagliata. Chi entrava, chi usciva... Ed è stato un buco nell’acqua. Era stato organizzato per ieri pomeriggio l’atteso incontro tra Pd, Verdi e sindaco Luigi Spagnolli sulla maggioranza comunale. Ma il confronto non c’è stato, perché il sindaco era impegnato in una seduta con il gruppo consiliare del Pd, e la sinistra di Gallo e Margheri, che gli facevano pressing sulla necessità di parlare i Verdi.... Terminata la seduta con il gruppo in Comune, Spagnolli e una mini delegazione «democratica» è arrivato nella sede di piazza Domenicani in tempo per vedere allontanarsi i Verdi, che per un’ora si erano confrontati con Carlo Costa (delegato dalla segretaria Liliana Di Fede, che aveva gestito l’organizzazione) e una sola esponente della segreteria, Aneta Ngucaj. Impressione generale di tutti i protagonisti: un pasticcio. Non malafede, ma confusione alle stelle.

Liliana Di Fede, assente per motivi di salute, aveva contattato i Verdi per l’incontro con la segreteria del Pd, Spagnolli e una rappresentanza dei consiglieri comunali. Appuntamento fissato tra le 17.30 e le 18.30, perché dopo i Verdi avrebbero avuto un’altra riunione. Alle 17 però era già fissata la riunione del gruppo consiliare con Spagnolli, Luigi Gallo, Guido Margheri e Annamaria Molin. Si sono liberati alle 18.30, troppo tardi per incrociare i Verdi.

Nella sede del Pd alle 17.30 sono arrivati il co-portavoce dei Verdi Giorgio Zanvettor, i consiglieri comunali Cecilia Stefanelli e Tobias Planer, il consigliere provinciale Riccardo Dello Sbarba. Con Carlo Costa e Aneta Ngucaj una chiacchierata cordiale, in cui ognuno ha ribadito le proprie posizioni. I Verdi hanno confermato che il movimento è diviso tra chi vuole entrare in maggioranza, chi preferisce l’appoggio esterno e chi vuole restare all’opposizione. Hanno anche ricordato che lo stop al progetto Benko e la raccolta differenziata sono temi di primo piano. Il Pd ha replicato che l’appoggio esterno non può essere la soluzione, perché complicherebbe troppo il lavoro amministrativo. A fine incontro, i Verdi non alzano i toni sull’incontro mancato con Spagnolli. Dello Sbarba sorride: «Diciamo che abbiamo avuto uno scambio di idee». Tobias Planer parla come un fumetto: «Boh. Mah. Strano». Gelido con i suoi l’assessore Mauro Randi(Pd), arrivato in piazza Domenicani alle 18.30 con Spagnolli e il capogruppo Silvano Baratta: «Surreale. In questo periodo ho cercato i contatti, ci siamo parlati e visti. L’ho fatto come assessore e presidente del Pd, ma se le riunioni vengono impostate con tale disorganizzazione. Io vado via due giorni, se c’è bisogno mi chiameranno...». Margheri, Gallo e Molin avevano visto prima i Verdi, poi il Pd come «facilitatori» diplomatici. Missione penosamente fallita. «Siamo esasperati per questo teatrino. Non si è all’altezza dei problemi della città», riferisce Margheri. Baratta, tra i più aggrappati alla consiliatura, rilancia: «Va fissato un altro appuntamento. Spagnolli e i Verdi devono parlarsi». ©RIPRODUZIONE RISERVATA













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