Pedofilia sui chierichetti: torna libero l'aiuto parroco di Varna

Terapia finita: libero il giovane accusato di violenza sessuale nei confronti dei ragazzi della parrocchia


Susanna Petrone


VARNA. E' libero il giovane aiuto parroco laico accusato di atti di pedofilia. Si è concluso il ciclo terapeutico iniziato a Villa Igea, una struttura specializzata di Modena, ed è potuto tornare a casa dopo avere ricevuto l'okay del giudice. La richiesta dell'avvocato Nicola Nettis, difensore del capo chierichetti di Varna, è stata dunque accolta. Il 28enne, accusato di violenza sessuale, detenzione e produzione di materiale pedopornografico, è libero. Ad attenderlo all'uscita dalla clinica Villa Igea, una struttura specializzata di Modena dove vengono curati i pedofili, c'era il professor Claudio Fabrici, psicoterapeuta di parte che ha seguito il giovane altoatesino sin dal suo arresto. Nel frattempo il sostituto procuratore Donatella Marchesini sta valutando tutti gli elementi raccolti durante l'incidente probatorio che si era svolto in due fasi. La Procura ha sentito in totale una decina fra chierichetti e ragazzini che il 28enne educatore frequentava abitualmente e che sono stati riconosciuti sulle foto trovate sul computer dell'aiuto parroco laico. I fatti per i quali il capo chierichetti è stato arrestato si sarebbero verificati tra il 2006 ed il 2009. In alcuni casi i ragazzini coinvolti avevano 11 anni, altri ne avevano 14. I minorenni sentiti dal magistrato avrebbero fornito ulteriori dettagli, importanti per ricostruire il rapporto, molto stretto, instauratosi con l'indagato. Nel frattempo, dunque, l'aiuto parroco laico di Varna potrà tornare a casa dai propri genitori, dove viveva fino al momento dell'arresto. A casa sua, sul computer, gli inquirenti avevano trovato diverse foto di ragazzini svestiti. L'indagine era partita dopo che una mamma preoccupata si era recata in Procura spiegando un episodio. Un giorno il figlio, tornando da una gita con l'aiuto parroco, era rientrato a casa con la maglietta messa al contrario. La madre si ricordava bene di avere visto il figlio lasciare l'abitazione con l'indumento indossato in modo corretto. A quel punto il genitore avrebbe iniziato a fare alcune domande al proprio figlio, notando che quest'ultimo cercava di cambiare discorso e chiudendosi in un silenzio che l'aveva spaventata. Dopo alcuni giorni il figlio, però, avrebbe ceduto alle richieste della madre, spiegando che il 28enne aveva fatto spogliare i ragazzini che erano presenti alla gita. Non solo: il capo chierichetti avrebbe poi fatto diverse foto. A quel punto la madre si era rivolta direttamente alla Procura. Soddisfatto il difensore: «E' stata accolta la nostra richiesta - precisa - Gli stessi esperti hanno spiegato che sarà sufficiente farlo seguire dallo psicoterapeuta Fabrici. E' sua intenzione proseguire la terapia con il professore. Siamo soddisfatti della liberazione e attendiamo il prossimo passo del magistrato. Ancora non è stata presentata richiesta di rinvio a giudizio».

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