Per la luce pubblica costi salatissimi e qualche stranezza

Per i 6 mila i lampioni comunali bolletta da 473 mila euro ma per la loro manutenzione ne servono ben 785 mila


di Giuseppe Rossi


MERANO. Mantenere gli oltre seimila punti luce che sul territorio comunale coincidono con i lampioni che illuminano le strade costa all'amministrazione comunale uno sproposito. Ai 473 mila euro di bolletta elettrica, che Azienda energetica annualmente fattura al Comune, vanno ad aggiungersi la bellezza di 785 mila euro di costi di manutenzione della rete, che l'amministrazione comunale per convenzione ha affidato all'azienda di cui è socia al 50 per cento. Questo significa, in parole povere, che per ogni lampione o punto luce presente sul territorio comunale la cittadinanza ogni anno paga 210 euro, 79 dei quali per l'energia elettrica e il resto per riparazioni o nuove installazioni.

I costi. La maggior fonte di spesa sono gli incidenti stradali con autovetture che finiscono contro i pali della luce, che nella maggior parte dei casi vengono divelti o piegati. Giusto nelle ultime settimane l'ufficio tecnico ha autorizzato interventi a raffica dell'importo di 9 e 16 mila euro ciascuno. Viene anche da chiedersi a questo punto quale sia il materiale usato per sostituire i lampioni danneggiati e quale professionalità abbiano accumulato gli operai impiegati nei servizi di riparazione.

Il dato comunque è uno: le spese di riparazione dei seimila lampioni sono quasi il doppio di quelle relative all'energia elettrica che gli stessi punti luce consumano in un anno. E pensare che nel 2010 i costi per la manutenzione ordinaria e straordinaria dei 6 mila lampioni erano stati addirittura maggiori, arrivando a sfiorare il milione di euro (960 mila). Nel 2011 le spese di elettricità hanno poi subito una impennata, crescendo del 19 per cento. Nel 2010 il costo era stato di 396 mila euro, l'anno scorso di 473 mila. E nonostante questi costi ci sono ancora angoli della città che, stando anche alle interrogazioni presentate in questi ultimi anni dai consiglieri di opposizione e alle lamentele raccolte dai cittadini, sono ancora eccessivamente bui durante le ore notturne o della tarda serata.

I lampioni. Per riparare il lampione danneggiato da un'autovettura uscita di strada in via Petrarca, gli operai di Azienda energetica hanno impiegato la bellezza di 64 ore, una settimana e mezza di lavoro di un operaio oppure di tre operai per mezza settimana. Possibile? A fronte della verifica richiesta dal Comune, la risposta dell’ Azienda energetica è stata affermativa. Questo è uno dei casi più eclatanti che in questi mesi sono passati per le mani dei funzionari del Comune, alle prese con il pagamento delle fatture presentate da Ae. Nel 2011 sono stati spesi oltre 700 mila euro per interventi di questo genere. La spa partecipata al 50 per cento dal Comune per quel lampione di via Petrarca ha presentato un conto di 7 mila euro.

Ma le stranezze non si fermano a un solo caso. La sola determina 774 del 4 giugno firmata dal direttore d'ufficio strade Andrea Tedesco, ne contiene altre due. Un secondo lampione, infatti, ha dovuto essere sottoposto a lavori di riparazione all'incrocio tra via Mirabella e via Roma per 2.800 euro, un terzo punto luce danneggiato in via San Giorgio è costato alle casse dei contribuentri 6.400 euro. Cifre che risultano quanto meno anomale anche a una persona non addetta ai lavori.

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