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Per la Svp tesseramento flop, il crollo degli iscritti sfiora il 30%

Dieci gruppi hanno chiuso con zero adesioni. La Stella alpina prende tempo e rinvia l’ufficializzazione dei dati. L’Obmann: «Dobbiamo riconquistare la fiducia»



BOLZANO. Tesseramento flop. La Svp si è presa qualche giorno per comunicare le cifre ufficiali della campagna di adesioni per il 2014. Il conteggio era previsto ieri nella seduta della Parteileitung, ma è stato rinviato alla prossima riunione. Sono stati intanto stabiliti i 683 diritti di voto attribuiti ad ogni circondario in base agli iscritti. L’Obmann Philipp Achammer conferma il quadro negativo pronosticato ormai da settimane: «Ci troviamo di fronte a una forte riduzione».

Le indiscrezioni dai circondari prospettano una perdita tra il 20 e il 30 per cento sui 50 mila soci del 2013. È probabile che la percentuale complessiva si attesti più verso il 30% che verso il 20%. Achammer motiva la crisi di iscrizioni «con la perdita di credibilità subita dalla politica nei mesi scorsi». Albert Wurzer, leader del Bezirk della Pusteria, incalza: «Stiamo pagando ancora la vicenda dei vitalizi. Le persone non sopportano le parole che anche recentemente sono state pronunciate da Franz Pahl (il presidente della associazione degli ex consiglieri)».

Lo scandalo dei vitalizi ha talmente irritato la base della Svp, che il tesseramento era stato sospeso per alcuni mesi. L’apertura della campagna non ha portato miracoli, tanto che Achammer pensa già al 2015: «Dovremo ripartire l’anno prossimo riconquistando la fiducia persa». Nel flop del tesseramento si segnalano alcuni casi-simbolo.

Dieci gruppi locali hanno chiuso il tesseramento con zero adesioni, perché i loro referenti, che naturalmente rischiano la decadenza, non si sono attivati, probabilmente per protesta. «Così non funziona in un partito», commenta Achammer. Il calo delle tessere comporterà un importante danno finanziario per il partito. La Svp torna quindi a insistere con gli eletti che non versano la quota di indennità prevista: «Chi non è in regola, non potrà candidarsi».













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