Permessi di soggiorno Questura presa d’assalto

La coop Agape - che recluta badanti - si lamenta per gli appuntamenti cancellati Ogni giorno si presentano circa 100 persone, ogni anno trattate 35 mila richieste


di Massimiliano Bona ; di Massimiliano Bona


BOLZANO

«In questura la scorsa settimana ci sono stati ancora disservizi per il rilascio dei permessi di soggiorno»: la presa di posizione è di Lorena Gavillucci, presidente della cooperativa Agape, che recluta badanti, al servizio di decine di famiglie altoatesine con anziani o disabili che necessitano di aiuto per sbrigare le faccende di casa o di assistenza. «L’altro giorno una signora, in Alto Adige da anni, con un permesso a tempo indeterminato solo da confermare, si è presentata su appuntamento (l’sms viene inviato dalle Poste ndr). Alle 6.30 avevano già distribuito i numeri e lei ha aspettato per niente fino alle 12. La domanda era stata presentata in febbraio. Pare di capire che la presenza di tanti richiedenti asilo non aiuti, ma i problemi ci sono».

La signora Olga, un paio di giorni dopo, è riuscita a venirne a capo sebbene - anche la seconda volta - i numeri fossero nuovamente esauriti già alle 8 del mattino. L’ufficio immigrazione della Questura - proprio come lo scorso inverno - viene letteralmente preso d’assalto. Ogni giorno. «Ci sono migranti - spiega un poliziotto - che tornano anche cinque-sei volte a testa. In attesa che si pronunci la commissione competente i permessi sono quasi sempre trimestrali. Ma poi c’è chi viene a giorni alterni perché scopre che il connazionale di turno l’ha ottenuto prima...». Le richieste che tratta la Questura di Bolzano sono circa 35 mila ogni anno, ma tra esse ci sono tanto gli stagionali con un lavoro fisso e un alloggio quanto i richiedenti asilo. Il problema sembra destinato ad acuirsi nei prossimi mesi. (max.bo.)

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