il caso

Pestato con una mazza per un parcheggio conteso 

Prosegue il processo a carico di un indiano. La vittima, un bolzanino sessantenne,  si è costituito parte civile. Finì in ospedale con una prognosi di 40 giorni per diverse fratture



BOLZANO. La speranza di un sessantenne bolzanino che da quattro anni attende di ottenere giustizia dopo essere finito all’ospedale per un pestaggio, anche stavolta è andata delusa. Se ne riparlerà nel marzo del prossimo anno quando si dovrebbe finalmente giungere alla sentenza di primo grado.

Nel frattempo il malcapitato, che si è costituito parte civile nel procedimento contro un cittadino indiano di trent’anni, ha presentato la richiesta risarcitoria: poco più di 20 mila euro.

I fatti risalgono all’estate 2017 quando il bolzanino decise di recarsi a Laives per andare a trovare dei conoscenti. Decise di parcheggiare la propria auto nel cortile di pertinenza del caseggiato.

Non essendo un inquilino del palazzo non avrebbe avuto diritto di parcheggiare in quel luogo. Si trattava comunque di una visita a conoscenti. Una giustificazione che non è stata accettata da un residente della stessa palazzina (un indiano di 30 anni) che dopo un furibondo litigio pensò di passare alle vie di fatto iniziando a colpire ripetutamente il sessantenne con una mazza da cricket accanendosi poi anche sull’auto della parte lesa che fu seriamente danneggiata. L’uomo aggredito finì in ospedale con la frattura di tre costole e la lussazione di una spalla. Guarì in una quarantina di giorni. Ieri alla ripresa del processo il tribunale ha messo a verbale la testimonianza di condòmini dello stesso palazzo che assistettero al grave episodio. La ricostruzione dei fatti, così come risulta dal capo d’imputazione, è stata pienamente confermata. Lo straniero, sotto processo per lesioni personali aggravate e danneggiamento, sinora non si è mai presentato in aula. A marzo la sentenza. (ma.be.)

 













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