Pestato nel parcheggio dell’Aprés

Diciassettenne ferito all’occhio, al labbro e alla fronte. Il padre: costretti a schivare anche le cinghiate



BOLZANO. «Mio figlio, che ha 17 anni, è stato pestato con violenza inaudita da persone che nemmeno conosceva all’uscita della discoteca. Ed è davvero strano che non sia trapelato nulla»: la denuncia è di un padre, che vive alle porte di Bolzano, e due sabati fa è stato costretto ad andare a prendere il suo «ragazzo» nel parcheggio antistante l’Aprés, a Gargazzone, dove poco prima era stato assalito da un gruppo di giovani per motivi che non sono ancora stati chiariti. Il diciassettenne è stato centrato da calci e pugni, anche al volto, ed è stato poi dimesso dal pronto soccorso dell’ospedale San Maurizio con una prognosi di dieci giorni.

«Mio figlio è stato medicato per una serie di brutte contusioni all’occhio, al labbro e sulla fronte, dove è stato centrato probabilmente da un calcio. Mi ha detto di essere stato spintonato a terra, di essersi messo le mani in faccia per proteggere il viso e di aver atteso che l’aggressione finisse. Complice anche la zona semi-buia (la violenta rissa si è verificata più o meno alle 3 ndr) non è riuscito a vedere bene in faccia questo gruppo di scalmanati».

Nella rissa che si è verificata nel piazzale all’esterno della discoteca sono finite anche alcune ragazze, una delle quali è stata anche centrata o quantomeno sfiorata da una cinghiata ed è arrivata al pronto soccorso in iperventilazione.

«La giovane, che ha assistito anche al pestaggio di un amico, è arrivata al pronto soccorso - conferma uno dei soccorritori intervenuti nei minuti successivi - ancora in stato di shock. Faticava a parlare e non si capacitava di tanta violenza».

Il padre del ragazzo pestato ha cercato anche di capire se ci fosse, all’origine della rissa, un motivo per scatenare tanta violenza. «Mio figlio mi ha spiegato che c’è stata maretta anche all’interno del locale. Ma le diverse compagnie sono rimaste a debita distanza e non sono mai venute a contatto. Mio figlio, verso le 3, poi è uscito dalla discoteca perché non trovava più il telefono cellulare. Visto che poco prima aveva accompagnato un amico all’auto pensava che gli fosse caduto da una tasca. Proprio quando stava rientrando nel locale, di cui non è un frequentatore abituale, è stato aggredito alle spalle e pestato. Lo hanno preso al volto con alcuni cazzotti e una volta a terra è stato centrato anche con un calcio alla fronte. Adesso il peggio è passato, ma resta l’amarezza per un episodio che considero grave. Lui, di sicuro, in quel locale non entrerà più». Per calmare gli animi sono intervenute due volanti, una inviata da Merano e l’altra in supporto da Bolzano, ma il peggio ormai era passato.(max.bo.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità