«Più controlli sui decibel delle moto»

Albergatori e commercianti di Corvara: «In questo modo sparirebbe chi scambia le strade per un circuito»


di Federico Sanzovo


BOLZANO. La discussione sul traffico che caratterizza le strade dei passi dolomitici è, ovviamente, molto accesa nei paesi che da queste strade sono attraversati.

L’Unione commercio servizi turismo dell’Alto Adige affronta questo tema da diversi anni proprio nei luoghi che hanno conosciuto un rapido aumento del traffico.

Un esempio è dato da albergatori e commercianti di Corvara, paese dove già da molti anni si discute della questione. L’Unione, in una nota, affronta il problema. Gli abitanti del paese dell’Alta Badia, infatti, sono consapevoli del fatto che la continua crescita del traffico non può che rappresentare uno svantaggio per il centro abitato: «Sappiamo che la cittadinanza si lamenta per la situazione che si crea ogni anno sulle nostre strade - spiega Heinz Neuhauser, referente dell’Unione sulla questione del traffico - ma allo stesso tempo conosciamo l’importanza del turismo».

Gli esercenti si trovano proprio in mezzo a queste due posizioni: «Un commerciante, naturalmente, deve prendere in considerazione entrambe - prosegue Neuhauser - perché i nostri clienti sono sia i turisti che gli abitanti del luogo».

Un fatto è, però, chiaro: bisogna necessariamente intervenire affinché i passi tornino ad essere contemporaneamente un’attrazione per i turisti e un luogo dove poter vivere in pace per i residenti: «Per questo motivo abbiamo deciso di proporre alcune soluzioni che potrebbero essere messe in pratica immediatamente: garantire dei rigidi controlli dei limiti di velocità e limitare l’inquinamento acustico attraverso la misurazione dei decibel prodotti dai veicoli che passano per quelle strade».

I limiti di velocità sono già in vigore sui passi Gardena e Campolongo, ma l’Unione sottolinea la mancanza di sorveglianza: «Il problema è che i controlli da parte delle forze dell’ordine sono solo sporadici - sottolinea Andreas Kostner, fiduciario comunale dell’Unione - un primo passo nella giusta direzione sarebbe quindi un controllo effettivo e costante, anche per mezzo di postazioni radar fisse, con l’obiettivo di ridurre drasticamente le velocità di percorrenza». Una soluzione, questa, pensata per scoraggiare quanti scambiano le strade dei passi per un circuito dove sfidare la velocità.

Per quanto riguarda i decibel, invece, l’Unione ne propone la misurazione all’ingresso di Corvara e Colfosco: «Il rumore, soprattutto quello delle moto, disturba tanto i residenti quanto i turisti - spiega Neuhauser - quindi è necessario intervenire in questo senso».

Per quanto riguarda, invece, interventi come la chiusura a fasce orarie, il potenziamento del trasporto pubblico e il pedaggio, l’Unione è più cauta: «Queste soluzioni devono essere vagliate con cura - precisa Neuhauser - per esempio, è necessario avere uno studio approfondito legato al pedaggio: quali sarebbero i reali effetti sul traffico? Quanto dovrebbe costare il transito per essere giusto?».

In caso di blocco totale del traffico, poi, la presenza di sufficienti parcheggi agli accessi dell’abitato diventerebbe indispensabile, così come pure i collegamenti con il centro storico, da attuarsi per esempio con autobus elettrici, e un’efficiente segnaletica. Aspetti questi necessari per mantenere e incentivare la qualità del soggiorno turistico.

«Trattandosi di un tema così complesso - conclude Neuhauser - è normale che la discussione si sia protratta fino a oggi. E ci sono ancora molti aspetti sui quali tutti ci dovremo confrontare».

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