Più poteri ai Comuni senza status per Bolzano 

Approvata la legge. Urzì critica l’assenza di norme ad hoc per il capoluogo Le amministrazioni dovranno collaborare. Accorpamento degli uffici tecnici



BOLZANO. I Comuni avranno maggiori poteri e saranno obbligati a collaborare. I sindaci riceveranno alcune delicate funzioni di polizia amministrativa, tra cui il controllo delle sale da gioco. All’aumento di competenze dovrà corrispondere il trasferimento dei finanziamenti collegati. Ma questo andrà sperimentato sul campo. Come tutto il resto. «Questa legge è una svolta e un punto di partenza»: così l’assessore Arnold Schuler ha affidato ieri mattina al voto finale il suo disegno di legge «Riordino degli enti locali». Un lavoro durato anni, con la promessa «la Provincia cederà poteri ai Comuni, più vicini ai cittadini». L’elaborazione è stata condivisa con consulenti e con il Consorzio dei Comuni, che si è però smarcato da alcuni dei passaggi chiave della legge. Il freddo (parziale) dei sindaci si è trasferito dentro il consiglio provinciale, con una parte della Svp che ha provato (invano) a modificare il testo. Critiche anche da parte dell’opposizione. Comunque è andata. Il disegno di legge è stato approvato con 17 sì, 9 no e 5 astensioni. Tra le novità più discusse, c’è la previsione delle forme collaborative intercomunali. «Per lo svolgimento delle funzioni e dei servizi attribuiti dalla legge provinciale, i Comuni possono utilizzare le forme collaborative intercomunali previste dalle leggi sull’ordinamento dei Comuni della Regione, compreso l’utilizzo delle strutture organizzative di un altro Comune o di una altra forma collaborativa», si legge. Anticipa Schuler: «Sono sempre più i Comuni che hanno difficoltà, per esempio perché non si trovano segretari comunali, o nei settori contabili o urbanistico: per questo avranno bisogno sempre di più di esperti, il che è favorito dall’accorpamento degli uffici tecnici». Il punto critico sulle collaborazioni, secondo i Comuni, sono le sanzioni che possono essere erogate dalla giunta provinciale alle amministrazioni inadempienti e il potere sostitutivo che può essere esercitato da Palazzo Widmann. In aula questi argomenti sono stati condivisi sia da Brigitte Foppa (Verdi) che da Myriam Atz Tammerle (Stf). In base alla legge, dovranno essere trasferiti ai Comuni i compiti e le attività che sono assegnabili localmente e sono richiesti dai cittadini in loco nonché quelli che, a livello comunale, potranno essere organizzati in modo più efficiente. Quando opportuno, la nuova normativa permette di trasferire funzioni e servizi anche in direzione opposta, dai Comuni alla Provincia. Con la legge saranno trasferite le prime funzioni dalla Provincia ai Comuni, in particolare: finanziamento dei comitati per l’educazione permanente, finanziamento delle scuole dell’infanzia, funzioni di polizia amministrativa (rilascio delle autorizzazioni per l’esercizio di sale da ballo, da biliardo, da gioco e di attrazione, autorizzazioni per il commercio di cose antiche e usate, il commercio di oggetti preziosi, l’attività di produzione di supporti audiovisivi, l’esercizio di scommesse, il posticipo dell’orario di chiusura). Alla Provincia spettano le funzioni di programmazione, di indirizzo e coordinamento e vigilanza. Alessandro Urzì (Alto Adige nel cuore) ha criticato che il disegno di legge non preveda la possibilità di riconoscere uno status speciale a singoli comuni, come Bolzano, «che deve affrontare situazioni particolari, come il traffico». Replica Schuler: «Questi sono compiti della Regione». Aggiunge l’assessore Tommasini: «Questa è una legge che servirà a Bolzano. Sarà importante, ad esempio, il potere di autorizzare gli spettacoli. (fr.g.)













Altre notizie

le foto

Restart Bz, festa di quartiere al parco Pompei

Dopo il successo della prima edizione, ieri e oggi (domenica 26 maggio) torna la festa di quartiere al parco Pompei di via Roen organizzata da Restart Bz. L'apertura della sagra è stata l'occasione per inaugurare le attività del community workshop, Id Roen. Urban Party 2.0 prosegue oggi con storytelling nel parco a cura di Sagapò, la ciclofficina PedalareRadicale Spazio77, spettacoli di danza del ventre, il truccabimbi, sessioni di yoga. LE FOTO (DLife)

bolzano

La protesta: «Otto mesi per l'assegno di cura, a 95 anni» 

Il figlio: «Mia madre è seguita da tre badanti. Ho fatto domanda a gennaio, ieri mi hanno detto che la visita slitta forse ad agosto». Zendrini (Ufficio valutazione non autosufficienza): «Tempi scesi da 9 mesi a 4,5. Ma la zona di Merano è la più in ritardo. Lavoriamo per riequilibrare la situazione»

Attualità