Piani, calcio e hip hop contro il degrado

Festa antirazzista ieri pomeriggio nel quartiere. L’osservatorio contro i fascismi: «Il degrado non nasce dai profughi»



BOLZANO. Il torneo di calcetto con le squadre miste bolzanini-profughi da un lato, il microfono aperto hip hop dall’altro. I Piani hanno ospitato ieri al Premstaller una festa antirazzista costruita dal basso. È la risposta alle fiaccolate e ai picchetti della Lega e di CasaPound. E sempre al Premstaller sabato prossimo l’Anpi organizzerà la propria assemblea provinciale. L’associazione Scioglilingua non presta la propria opera solo organizzando corsi di lingua per gli stranieri. Da tempo accompagnano in varie iniziative i profughi ospitati a Bagni di Zolfo. Alcuni di loro sono stati protagonisti ieri del torneo di calcetto organizzato nel campo del Premstaller. «Di solito la “nostra” squadra si scontra con i locali. Questa volta sono state organizzate squadre miste», racconta Annamaria Molin di Scioglilingua, «Alcuni dei ragazzi giocano benissimo. C’erano persone a bocca aperta». Per la musica e le parole c’era invece il «microfono aperto».

La festa è stata organizzata dall’«Osservatorio contro i fascismi» e sostenuta, tra gli altri, dalla Rete dei diritti dei senza voce. Questa la presentazione da parte dell’Osservatorio contro i fascismi: «Un evento per il quartiere, all’insegna dell’integrazione e della discussione, con l’obiettivo di viverlo con chi vi abita». E questa la presa di posizione contro la «strumentalizzazione» del quartiere da parte della destra: «I Piani sono un quartiere che versa in stato d’abbandono da decenni. Nonostante la posizione piuttosto centrale in cui si trova, è un quartiere che si caratterizza come “periferia povera del centro”, dove gli affitti e i prezzi delle case sono più accessibili a proletari vecchi e nuovi. In questo contesto si inserisce prepotentemente il piano di gentrificazione che trova nel progetto Benko l’esempio più lampante. La centralissima area commerciale, infatti, non farebbe altro che allontanare nuovamente la vita cittadina dai quartieri in nome del profitto. È in quest’ottica di ghettizzazione che nel 2011 viene aperto proprio qui il centro d’accoglienza per migranti Ex Gorio, oggi gestito da Volontarius, il quale verte in pessime condizioni.Le persone che vi risiedono sono in attesa di documenti, una procedura che può durare anche degli anni, durante i quali non è legalmente possibile né lavorare, né prendere residenza altrove. La presenza del centro e di chi lo abita è stata recentemente additata come la causa del degrado del quartiere dai fascisti di Casa Pound, che con beceri slogan populisti, identificano nella presenza degli stranieri la causa del deterioramento dell’area dei Piani e la minaccia per la sicurezza dei residenti». Ma i profughi dell’ex Gorio ieri sono arrivati in pochi, alla spicciolata.«In Provincia temevano che accadesse chissà cosa, e invece sono successe solo cose belle», riferisce Guido Margheri.

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