Piazza Terme: la veranda è abusiva e va rimossa

Clamorosa decisione dell’ufficio tecnico comunale: i gestori del bar Plaza l’hanno realizzata senza aver ottenuto le prescritte autorizzazioni urbanistiche


di Giuseppe Rossi


MERANO. La veranda realizzata su uno dei lati della piazza Terme per accogliere i clienti del bistrò presente a fianco dell'hotel Terme è abusiva e va rimossa. A sostenere la clamorosa accusa è nientemeno che l'ufficio tecnico del Comune di Merano, in risposta a una interrogazione che nelle scorse settimane era stata presentata dalla consigliere comunale Vanda Carbone e dai suoi colleghi del Pd. «L'amministrazione comunale - si legge nella risposta - ha avviato il procedimento finalizzato al ripristino dei luoghi, identificando nella struttura oggetto dell'interrogazione un abuso edilizio». Toccherà ora ai gestori del bar "La Piazza" decidere se smontare la struttura rigida in acciaio e vetro, lasciando pavimentazione in legno, tavolini e sedie al loro posto, mandando in fumo un investimento sicuramente di qualche decina di migliaia di euro, o se presentare ricorso contro il provvedimento. Nella risposta alla interrogazione di Vanda Carbone, Daniela Rossi e Andrea Bonatta i responsabili tecnici del Comune spiegano che «la struttura, trovandosi in zona di intersse provinciale, avrebbe dovuto conseguire il parere di conformità urbanistica, parere ai sensi dell'art. 67 della legge provinciale del 1997, per il quale però non esiste riscontro. Inoltre la struttura non è soggetta a regime autorizzativo in termini di occupazione di suolo pubblico poichè lo spazio interessato non è valutabile come tale». Una svista quella di non aver richiesto l'autorizzazione, se di questo si tratta, che potrebbe costar cara al bar. In questi dieci anni quello delle Terme è stato, da quando si è decisa la maxi ristrutturazione, una superficie extraterritoriale gestita totalmente dalla Provincia in barba al Comune. Nella sua interrogazione il partito democratico segnalava che tra il bistrò e l’accesso coperto al parcheggio interrato «è stata installata una struttura fissa in vetro ed acciaio che ben si integra nel complesso costituito dall’albergo e dalle Terme e che funge da prolungamento del bar medesimo. Comprendiamo - scrive il Pd - la necessità di maggiore spazio coperto per l’attività del bar, che ha ampliato la propria offerta non limitandosi più alla sola mescita di bevande, ma d’altro canto fa un certo effetto assistere alla progressiva erosione di spazio libero a quella che era stata pensata come una piazza per i meranesi e per la cui realizzazione era stata interrata la via Terme con costi rilevanti che gravano ancora sul bilancio cittadino».

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