Poche le coltellate inferte ma tutte nella zona del cuore 

Il femminicidio di Appiano. L’autopsia completa è slittata ad un’altra data. Il dottor Egarter consulente della difesa Lukas Oberhauser ha trascorso i tre giorni di carcere con apparente tranquillità e rassegnazione. Oggi l’interrogatorio


MARIO BERTOLDI


Bolzano. Poche coltellate ma inferte tutte nella zona del cuore. E’ l’unico dato, provvisorio, emerso nel corso dell’ispezione cadaverica esterna effettuata sul corpo di Barbara Rauch, la giovane mamma assassinata nel suo locale che gestiva con il marito nel cuore di Appiano.

Il dottor Dario Raniero, anatomopatologo dell’Università di Padova, non ha effettuato l’autopsia completa così come era stato programmato. Il professionista è arrivato a Bolzano in ritardo per una serie di contrattempi e ha effettuato solo un’ispezione cadaverica esterna, rinviando l’analisi necroscopica vera e propria ad un altro giorno, probabilmente all’inizio della prossima settimana.

La difesa di Lukas Oberhauser ha provveduto a nominare un proprio consulente di fiducia. Si tratta del dottor Eduard Egarter, già primario di anatomia patologica dell’ospedale di Bolzano.

Si tratta di un esame delicato perchè dovrebbe permettere anche di stabilire se l’omicida abbia agito con un’evidente volontà di uccidere. A tal proposito potrebbe risultare molto importante anche il primo interrogatorio di Lukas Oberhauser previsto questa mattina davanti al giudice Andrea Pappalardo direttamente nel carcere di Bolzano. Tecnicamente si tratta dell’interrogatorio di convalida previsto dalle disposizioni penali entro 96 ore dall’arresto o dal fermo.

Per l’emergenza sanitaria in atto, l’udienza a carico di Lukas Oberhauser si svolgerà direttamente in carcere con il giudice in collegamento Skype.

L’avvocato difensore Karl Pfeifer sarà invece in carcere, accanto al suo cliente che subito dopo essere stato fermato dai carabinieri verso le 5 del mattino dopo la tragedia, aveva ammesso ai militari di essere l’autore dell’omicidio.

Il 25enne fece alcune dichiarazioni che da un punto di vista processuale sono però nulle in quanto rilasciate in assenza del legale. Ammissioni che successivamente Oberhauser decise di non ripetere per permettere all’avvocato di avere un quadro più preciso della situazione prima di affrontare un interrogatorio vero e proprio.

Oggi dunque Lukas Oberhauser potrebbe decidere di rispondere alle domande del magistrato ricostruendo quanto avvenuto all’interno dell’enoteca lunedì notte. Sino ad oggi nei tre giorni trascorsi in carcere Lukas Oberhauser è sempre apparso molto calmo, quasi rassegnato. Il giovane deve aver capito che non c’è motivo di avviare un braccio di ferro con gli inquirenti dato che al momento del fermo aveva ancora in tasca il coltello utilizzato per uccidere e che le immagini delle telecamere di sicurezza dell’enoteca lo hanno ripreso mentre entrava nel locale poco prima di mezzanotte per uscirne di corsa e trafelato una decina di minuti dopo. Il locale era chiuso dalle 23, come dall’orario previsto, ma il giovane si era presentato nell’enoteca solo poco prima di mezzanotte sapendo che Barbara Rauch si sarebbe fermata per le pulizie di fine giornata e che a quell’ora sicuramente non avrebbe più incontrato alcun avventore. Sarà però importante capire se prima dell’aggressione l’omicida abbia cercato di avere un colloquio con la donna e se abbia deciso di uccidere dopo essere stato respinto per l’ennesima volta.













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