«Poco da festeggiare per il primo anno della giunta-Rösch»

Casolari e Balzarini: sudditanza nei confronti della Provincia trasparenza solo a parole e superficialità in tema di Alperia


di Simone Facchini


MERANO. Una torta con i fuochi d'artificio in miniatura, per rammentare la querelle sullo spettacolo pirotecnico di Capodanno (prima il divieto, poi la concessione), a rappresentare simbolicamente una delle condotte contestate al sindaco nel suo primo anno di mandato.

Poco più di un anno fa, Paul Rösch sconfiggeva al ballottaggio Gerhard Gruber insediandosi nella cabina di regia del Comune. "Ma è un compleanno con ben poco da festeggiare": ieri la Civica per Merano ha organizzato una conferenza stampa per ripercorrere, a modo suo, i primi dodici mesi del primo cittadino.

E sono state parole intrise di sarcasmo, quelle usate da Andrea Casolari e Giorgio Balzarini, che hanno snocciolato una serie di critiche nei confronti del sindaco. Senza risparmiargli nulla, senza considerare l'attenuante del rodaggio e delle difficoltà a comporre la giunta. Sudditanza nei confronti della Provincia, trasparenza tanto sbandierata e poco esercitata, superficialità nella gestione del dopo fusione Aew-Sel: sono tre dei capi d'accusa, forse i principali. "Ogni volta che Rösch scende da Kompatscher, è una tegola per la città", hanno attaccato Balzarini e Casolari, che assieme a Emanuela Albieri, Walter Taranto e Adriano Toccolini rappresentano la squadra consiliare della Civica, la più nutrita tra le minoranze.

«Primo esempio, l'aumento di cubatura e l'innalzamento dell'hotel Terme. Malgrado l'intero consiglio comunale, sindaco stesso compreso, avesse votato all'unanimità contro l'ingrandimento e l'elevazione della struttura, chiamato in Provincia per esprimere il parere della città, Rösch ha avallato il progetto, smentendo il consesso civico. E basta guardare di fronte all'albergo per incappare in un altro scivolone: il finanziamento con 2,5 milioni dalle casse comunali per l'ampliamento delle Terme, che sono proprietà della Provincia. Senza dimenticare l'ok al secondo lotto della circonvallazione con relativo garage in caverna, nonostante i Verdi siano sempre stati fortemente contrari». Rimanendo ai rapporti Merano-capoluogo, altro tasto dolente secondo la Civica è la scarsa incisività nella gestione del passaggio da Aew/Sel ad Alperia: "Per lungo tempo la questione è stata seguita con estrema accuratezza, poi Rösch ha lasciato che altri decidessero per lui. Non vi è stata attenzione sulle nomine dei vertici e Aew è stata sottomessa a Sel". E poi la trasparenza, "ambito nel quale - hanno continuato nella requisitoria gli esponenti della Civica - il sindaco predica bene e razzola male. Pensiamo agli incarichi diretti, ma anche alla spartizione delle cariche di sottogoverno. A che serve l'albo degli aspiranti amministratori alle partecipate, se ci si può iscrivere il giorno prima quando le decisioni sono state già prese a tavolino?"

Zero sconti anche sulla mobilità, e nel mirino finiscono gli speedcheck, "in numero eccessivo e male posizionati, mentre Sinigo, dove via Nazionale è una delle strade più pericolose, è stata dimenticata, come per altre questioni". Un fatto positivo tuttavia, nelle dinamiche politiche dell'ultimo anno, la Civica lo trova: "Dice il vero, il sindaco, quando sostiene che il clima in consiglio comunale è più costruttivo. Ma forse perché le minoranze sono più responsabili rispetto a quelle che le hanno precedute".













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