Ponte Adige, nuova pista fra le due vecchie ciclabili

Nuovo collegamento fra la Bolzano-Merano e la Bolzano-Appiano-Caldaro Trecentomila euro di investimento, il commissario dà il via agli espropri


di Davide Pasquali


BOLZANO. Cari cicloamatori, cari cicloturisti, cari bolzanini amanti delle due ruote, pare quasi incredibile ma dopo anni e anni ci sono arrivati: collegare la ciclabile ponte Adige-passo Resia all’incrocio fra la ciclabile Bolzano-Appiano-Caldaro e la ciclabile ponte Adige-lago di Garda-Verona. In che senso? Il Comune sta per avviare gli espropri propedeutici alla realizzazione in destra orografica del fiume Adige del collegamento pedalabile fra ponte Adige, dove oggi come oggi termina nel nulla la Merano-Bolzano, e il ponte di acciaio a valle di castel Firmiano. E così, finalmente, si potrà andare da via Resia a Merano pedalando senza interruzioni su sede protetta, ossia senza fare il giro dell’oca per le campagne sbarrate dai passaggi a livello, o scendendo dentro per i pomari su sterrata con cani rabbiosi a latere o ancora dovendo percorrere la (piuttosto pericolosa) strada provinciale in discesa da Cornaiano.

Il progetto, in realtà, giace nei cassetti comunali da anni. Già nell’autunno del 2013 l’allora giunta Spagnolli bis aveva approvato il progetto elaborato dall’ingegnere Bruno Marth, che prevedeva la costruzione della nuova ciclabile sulla sponda orografica destra del fiume Adige, per capirsi tra la stazione ferroviaria di ponte Adige e il ponte di acciaio delle vecchia ferrovia Appiano-Caldaro, oggi riconvertita a pista ciclabile. La spesa prevista era di 319 mila euro e rotti.

Ora, come in numerosi altri casi negli ultimi mesi, a smuovere le acque è stata l’amministrazione straordinaria del commissario Michele Penta il quale, nonostante fra poco meno di un mese al massimo sarà sostituito dal sindaco eletto dalle comunali dell’8 maggio (con eventuale ballottaggio il 22), continua ad occuparsi dell’amministrazione cittadina, non solo ordinaria ma pure straordinaria. Nell’ultima seduta di giunta comunale, si è approvata la delibera per l’avvio della procedura espropriativa con l’occupazione temporanea e d’urgenza dei terreni necessari alla realizzazione dell’opera. A disposizione sono stati stanzianti 40 mila euro.

Per quanto riguarda l’avvio dei lavori, è difficile stimare una data, perché le procedure espropriative sono da sempre soggette a rallentamenti e ostacoli giuridici vari.

Fatto sta che in tanti aspettano il collegamento, visto che si tratta dell’unica interruzione alla ciclabile dell’Adige. Sarà forse un chilometro, ma che crea tanti disagi e risulta incomprensibile soprattutto ai pedalatori sulle lunghe distanze, a chi scende al passo Resia o scende verso Verona.

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