Porte aperte nei negozi niente multe per un anno 

Il Comune avvierà un’indagine per chiedere ai bolzanini cosa pensano del divieto Interessati solo i negozi sopra i 50 mq. Escluse CasaClima e impianti geotermici



BOLZANO. Svuotata, e di molto. E non è tutto perché rischia proprio di essere soppressa. È la delibera approvata in primavera dalla giunta comunale sul divieto di porte aperte nei negozi, ora rivista dal consiglio comunale. Il divieto di apertura prolungata delle porte di negozi e pubblici esercizi, si evince dalla delibera pubblicata il 31 ottobre all’albo pretorio del Comune, non piaceva a tanti. «Dalla data di entrata in vigore del provvedimento diversi esercenti, cittadini ed esponenti delle categorie dei commercianti hanno espresso pesanti critiche a tale deliberazione avviando raccolte firme per chiedere l’abrogazione della norma». Non solo, anche «diversi consiglieri che avevano contribuito con il proprio voto all’approvazione della delibera hanno dichiarato di essersi ricreduti sulla ragionevolezza della stessa». Ora si vuole «contribuire a sgravare gli oneri a carico degli esercenti». Ergo, si cambia. Deroghe possono essere disposte nei casi in cui gli interventi di adeguamento siano incompatibili con i vincoli disposti a tutela dei beni architettonici o sono tecnicamente inattuabili data la struttura dei locali. I divieti trovano applicazione solo per i locali con una superficie superiore a 50 mq di area commerciale direttamente serviti dall’ingresso e nel caso in cui la porta rimanga aperta in modo prolungato contemporaneamente all’impianto di raffrescamento o riscaldamento acceso e se il divario tra esterno e interno supera i 5 gradi Celsius. Le disposizioni non si attuano alle attività esercitate in fabbricati con certificazione CasaClima e nei casi del solo ricircolo d’aria o di utilizzo di impianti geotermici. I divieti prevedono una fase di sperimentazione in cui verrà svolta un’indagine rivolta ai bolzanini sulla condivisione della misura. Assieme al sondaggio verrà svolta un’azione di sensibilizzazione. La sperimentazione si concluderà a fine 2018. Solo dopo si valuterà il mantenimento o meno dei divieti in relazione ai risultati dell’indagine e della campagna di sensibilizzazione svolti. Le sanzioni? Saranno irrogate per violazioni riscontrate dopo la fine della fase di sensibilizzazione. Tradotto, non prima del 2019.(da.pa)













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