Pos, obbligo del bancomat I Consumatori: è una farsa

Scatta da lunedì anche per prestatori di servizi e professionisti Il direttore del Ctcu: il legislatore non ha previsto la sanzione, così non funziona



BOLZANO. Pagamenti ai professionisti tramite Pos, un nuovo favore alle banche? Se lo chiede il direttore del Centro tutela consumatori utenti di Bolzano, Walter Andreaus, che critica il nuovo obbligo in partenza da lunedì.

Dal prossimo 30 giugno, ossia da dopodomani, tutti i commercianti, tutti gli artigiani e tutti i liberi professionisti hanno l'obbligo di accettare pagamenti dai propri clienti, per importi superiori ai trenta euro, anche tramite Pos (Point of Sale, ossia il punto di vendita per il pagamento senza contanti).

L'obbligo sembra però l'ennesima trovata "all'italiana", precisa il Centro tutela consumatori utenti. Infatti, chi non si munisce dell'apparecchio necessario per i pagamenti tramite carta bancomat o carta di credito non rischia alcuna sanzione. «Pertanto non c'è da aspettarsi alcun grande successo dall'operazione», commenta Andreaus.

La novella è congegnata con la solita scappatoia, va oltre il direttore del centro tutela consumatori utenti.

Al governo è stato dato a intendere che tramite i pagamenti senza denaro contante si possa contrastare efficacemente l'evasione fiscale.

«Ma già da parecchio tempo sappiamo che anche il divieto di effettuare pagamenti in contanti sopra i mille euro non ha portato, sinora, a risultati degni di nota. Tutt'altro semmai: si continua a pagare in nero in modo assiduo e come prima». Insomma, gattopardescamente, cambiare tutto per non cambiare niente.

E quindi anche il (nuovo) apparecchio Pos può starsene a guardare. «Dal punto di vista dei clienti-consumatori possiamo già immaginarci "chi" alla fine pagherà i costi dei nuovi apparecchi, costi che possono anche arrivare a 1.000 euro o più all’anno».

Dall'altra parte «riteniamo che molti clienti saranno sicuramente contenti di pagare certi servizi con il bancomat o la carta di credito, ad esempio presso qualche medico specialista. In tali casi, di solito, sono però gli operatori ad adeguarsi volontariamente e volentieri a quanto richiesto dalla clientela in fatto di modalità di pagamento. Questo per essere al passo col mercato».

L'obbligo del pagamento tramite Pos, prosegue il Ctcu, «che abbiamo visto poi "obbligo" non è, viene quindi giocato sulle spalle di clienti e cittadini».

La scarsa chiarezza porterà di certo ad innumerevoli equivoci, e si "interverrà drasticamente" contro l'evasione fiscale. Ci si chiede: «Che obbligo è quello che risulta solo sulla carta ma senza alcuna conseguenza per il trasgressore? Meglio definirlo uno "scherzo" più che un obbligo!»

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità