Poste, sciopero e consegna a singhiozzo

La Uil: la corrispondenza non verrà recapitata tutti i giorni. Boratti: «Ignorati dalla Provincia e dalla politica»


di Davide Pasquali


BOLZANO. Poste allo sbando, in particolare a Bolzano dove, lo può testimoniare chiunque, sono più i giorni con le cassette delle lettere vuote che quelli con le cassette piene. Insufficienti le sostituzioni estive per le ferie, posta consegnata a singhiozzo un giorno sì e due no. La situazione, a detta dei sindacati, è addirittura tragica. Tanto che da domani e per un intero mese la Uil ha dichiarato lo sciopero totale degli straordinari. E per gli utenti saranno dolori.

Nonostante il blocco delle prestazioni straordinarie attuato a giugno e il tentativo di trovare delle soluzioni che portino il servizio di recapito allo standard qualitativo che merita, nell’ultimo mese non sono emerse novità che potessero migliorare la tragica situazione del recapito in provincia. Lo sostiene la Uilpost, la quale dichiara che, con il personale esistente, «il recapito nel periodo estivo sarà ridotto al minimo». Nonostante l’azienda abbia assicurato alcune assunzioni a tempo determinato (per 3 mesi) «i cittadini avranno sicuramente delle ripercussioni per la consegna della posta», che non potrà avvenire tutti i giorni. «Ricordiamo che i portalettere non sono obbligati ad effettuare il doppio giro per la consegna della corrispondenza in caso di colleghi ammalati o in ferie estive programmate».

Non osa, la Uil, immaginare cosa succederà a febbraio 2017 con l’avvio del nuovo modello di recapito a giorni alterni. «Si può continuare così? Possiamo ancora aspettare che qualcuno in quest’azienda si renda conto delle reali condizioni operative dei centri di recapito?» La Uilpost ha scritto nei mesi scorsi più volte al presidente Kompatscher vari documenti «dove abbiamo fatto notare la preoccupante situazione del recapito in Alto Adige, la continua perdita di competenze a favore di altre filiali, ma non abbiamo mai avuto risposta». E anche la politica non ha mai avanzato richiesta di informazione ai sindacati per capire cosa stia arrivando anche in provincia. E ora «anche la notizia di una eventuale altra tranche di vendita di azioni che potrebbe portare la maggioranza di Poste ai privati, potrebbe far sì che gli uffici postali montani che non portano guadagno vengano chiusi definitivamente, e per non parlare del recapito che potrebbe subire, oltre alla consegna a giorni alterni, un ulteriore smembramento in Poste Italiane». A questo punto Uilposte «ritiene giusto informare i cittadini di quello che potrebbe succedere nei prossimi mesi e per tutelare i colleghi portalettere ha proclamato un’astensione da ogni prestazione straordinaria e aggiuntiva di qualunque genere dal 22 luglio al 21 agosto».

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