Pronto il secondo accesso al cimitero di Maia Bassa

Contributo del Comune per il camposanto gestito dai padri cistercensi di Stams Resta sulla carta la proposta di creare un passaggio per le processioni funebri


di Giuseppe Rossi


MERANO. A quasi trent’anni dalle prime richieste avanzate dal comitato di quartiere di piazza San Vigilio, il secondo accesso al cimitero di Maia Bassa, gestito in maniera privatistica dall’ordine dei padri cistercensi di Stams, è realtà. Sono conclusi i lavori per creare un varco nel muro a sud del camposanto con sbocco su via Cadorna, quasi di fronte all’ingresso della caserma Polonio. Finora l’unico accesso al cimitero era dallo stretto viottolo alberato che da via Parrocchia porta al cortile antistante l’ingresso. Nei periodi di grande afflusso al camposanto, ha sempre creato grossi problemi alla viabilità. I residenti di rione San Vigilio e gli abitanti di via Palade grazie al secondo accesso eviteranno via Parrocchia arrivando al cimitero da via Cadorna, via Caserme o via Frutteti.

In passato le trattative per acquisire la striscia di terreno che separa il muro di cinta del camposanto da via Cadorna si erano sempre arenate. L’inaugurazione del secondo ingresso è prevista a inizio novembre in occasione delle celebrazioni dei Santi.

Il cimitero di Maia Bassa è strutturato su tre livelli e il nuovo ingresso è aperto al livello più basso. Nonostante si tratti di un cimitero gestito dall’ordine dei padri cistercensi con regole di accesso, sepoltura e concessioni diverse da quelle del Comune di Merano, l’amministrazione del sindaco Paul Rösch ha concesso un contributo di oltre 52 mila euro, che copre per buona parte i lavori edili. Nel cimitero di Maia Bassa, vengono sepolte persone decedute le cui famiglie risiedono a Maia Bassa o a Maia Alta, mentre per la restante cittadinanza il camposanto di riferimento è quello di via San Giuseppe.

Con l’apertura dell’ingresso sud non si risolverà però un altro problema legato alle sepolture. Attualmente dopo la celebrazione della messa, la salma viene trasportata al cimitero percorrendo via Parrocchia, chiusa al traffico per il tempo necessario al passaggio della processione con l’ausilio di vigili urbani che disciplinano il traffico. La proposta di creare tra via Adige e il cimitero un passaggio pedonale sfruttando la roggia e il sentiero esistenti non è mai passata dalla fase propositiva a quella realizzativa.













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