Provincia: concessione legittima 

L’avvocatura: l’edificio non è sotto tutela, il Comune non poteva fare altrimenti



BOLZANO. Domani al Tar si terrà la prima udienza per il ricorso delle associazioni protezionistiche contro la concessione edilizia data dal Comune per la demolizione del magazzino Negrelli in Stazione. Il municipio produrrà, fra la varia documentazione a riprova della correttezza delle procedure seguite, anche una memoria a cura degli architetti Azzolini e Bassetti, nella quale si sosterrà che l’edificio in oggetto non è affatto quello originale, come illustrato in commissione urbanistica. Quindi non è degno di essere tutelato. Ma all’udienza prenderà parte anche l’avvocatura della Provincia che, secondo indiscrezioni trapelate negli scorsi giorni da palazzo Widmann, sarebbe orientata a difendere l’operato del municipio e il proprio come segue: il Tar non giudica nel merito della tutela, ossia non stabilirà se l’edificio è meritevole o meno di esser tutelato. I giudici amministrativi si esprimono esclusivamente sulla correttezza formale del processo burocratico di concessione del permesso di abbattere. E su questo, sosterranno gli avvocati provinciali, non c’è storia. Il Comune non solo poteva, bensì doveva concedere l’abbattimento. Non lo avesse fatto, sarebbero stati guai. Ché l’edificio formalmente non è sotto tutela. Al massimo il Comune avrebbe potuto, per eccesso di zelo, bloccare tutto in attesa dell’iter di messa sotto tutela, ma anche qui la Provincia sosterrà quanto segue: non esiste alcun iter ufficiale, nessuna richiesta formale di messa sotto tutela. C’è stato solo un documento interno agli uffici provinciali. Se ci fosse stata una richiesta ufficiale, si sarebbe avviato un iter ben preciso, informando i proprietari e attendendo il loro parere. Il documento interno è datato agosto; la giunta, anche fosse ritenuto una richiesta ufficiale - e, come detto, non ne ha i crismi - avrebbe 180 giorni per decidere. Ma la giunta ha già detto che non dirà di sì. Trascorsi i sei mesi, dunque, si potrà abbattere. Dunque, sarà difficile che l’edificio rimanga in piedi dopo gennaio. A febbraio, giù tutto.(da.pa)















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