Pupp: «Quella funivia porta il traffico in centro»

L’albergatore va controcorrente e boccia la partenza dalla stazione ferroviaria «Una vita a combattere per la tangenziale e ora rimettiamo le auto in città»


di Robert Tosin


BRESSANONE. L’attesa per il referendum comincia a montare. Domenica ressanone sceglierà se fare o meno la funivia. Perché alla fine la decisione si condenserà in questo risultato. È ben vero che il quesito è sottilmente diverso: si tratta di scegliere tra la partenza della funivia dalla stazione ferroviaria, potenziare il servizio bus per Sant’Andrea, non fare nulla. Quindi, o vince la stazione ferroviaria (ha bisogno del 25% dei consensi sui voti potenziali) oppure non se ne fa nulla. Tutto si riduce a questo. Difficile fare un pronostico: entrambi i fronti sono molto agguerriti, ma c’è anche un movimento trasversale difficilmente identificabile. Anche tra gli stessi albergatori - ufficialmente con la loro associazione schierati decisamente a favore del sì - non c’è unanimità. Un esempio è Martin Pupp, noto albergatore dell’hotel Pupp in via Mercato Vecchio.

Signor Pupp, è una mosca bianca tra i suoi colleghi.

Non creda. Sono in molti a non essere per niente convinti del progetto.

Lei è decisamente contrario. Perché?

Guardi, io non sono contrario alla funivia, perché una mano a rilanciare la Plose la può dare senz’altro. Però non con la partenza dalla stazione ferroviaria.

È stata presentata come la soluzione migliore, soprattutto nella gestione dell’intermodalità auto-treno-funivia.

Siamo davanti a un paradosso. Abbiamo lottato per anni per avere una tangenziale e per portare il traffico fuori dalla città. Adesso, invece, puntiamo su una funivia che il traffico ce lo riporta in centro.

Meglio Millan, secondo lei?

Decisamente. Anche perché è servita dalla circonvallazione (quando la finiranno) e quindi anche per la viabilità cittadina sarebbe un vantaggio: niente traffico in centro, ma comodità di arrivarci in auto per i potenziali utenti.

Nessun vantaggio per i suoi clienti e per quelli degli alberghi del centro?

Direi proprio di no. Anche perché ci dovrebbe comunque essere un bus navetta che colleghi il centro con la stazione. E a quel punto si fa prima ad andare direttamente a Sant’Andrea, senza inutili trasbordi.

Com’è adesso, insomma.

Esattamente. Il bus fa sei-sette fermate, proprio davanti agli alberghi, carica i turisti e li accompagna sulle piste. Più comodo di così!

Ma c’è l’aspetto ecologico che lei trascura.

Sa cosa mi hanno detto molti dei miei clienti? “Voi siete pazzi a rovinare questo splendido paesaggio con funi e cabine che vanno su e giù”. E poi ammassare ulteriore traffico in centro città non credo sia tanto ecologico.

Resta l’aspetto principale, quello economico. La Plose non merita un investimento?

La Plose ha grandi potenzialità e forse la funivia potrebbe contribuire, ma non a discapito della città. Perché la Plose ha un turismo complementare a quello delle chiese, dei monumenti, della storia di Bressanone. Se vogliamo un turismo di qualità non possiamo attirare quello del mordi e fuggi: quello che arriva la mattina in treno, salta sulla funivia con i panini in borsa e a sera se ne torna a casa senza spendere un centesimo. La Plose ha bisogno di essere vivacizzata, di iniziative fatte sulla montagna. Poi il turista arriva. Siamo più noi ad avere la fissa di rendere al turista tutto comodo e a portata di mano, ma chi arriva da Monaco o da Milano in vacanza è anche disposto a fare due passi: non serve prenderlo al volo e buttarlo sulla funivia.













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