Rösch: «La Solland ci preoccupa»

«In giunta parleremo della fuoriuscita di idrogeno di venerdì». Oggi sopralluogo dei tecnici provinciali


di Ezio Danieli


MERANO. Dopo la (pericolosa) fuoriuscita di idrogeno avvenuta venerdì pomeriggio da una tubatura alla Solland Silicon di Sinigo, è atteso per stamane il sopralluogo alla fabbrica (peraltro già previsto) dei tecnici provinciali che dovranno accertare le cause della perdita. Tutto s'è risolto rapidamente, venerdì alle 16, grazie all'intervento della squadra di operai specializzati. Ma sarebbe bastata una scintilla per causare un'esplosione.

Il sindaco Paul Rösch interpreta il timore degli operai e degli abitanti della frazione: "Seguiamo con costanza la situazione alla Solland, ma più di tanto non possiamo fare. La competenza è della protezione civile della Provincia, che s'è riunita di recente proprio per esaminare la situazione in fabbrica. Tutto sembrava essere sotto controllo e invece venerdì pomeriggio c'è stato l'inconveniente. In giunta parleremo della fuoriuscita di idrogeno e ascolteremo una relazione del comandante dei vigili su quello è accaduto. C'è preoccupazione, inutile negarlo, ma bisognerà prima sapere ciò che ha causato la fuoriuscita dell'idrogeno e se proprio non era evitabile il rischio che s'è corso”.

Alla Solland i controlli sulla sicurezza sono continui da parte della Provincia. A febbraio, al termine di un incontro al Commissario del Governo, era stato rivolto un appello a Massimo Pugliese a intervenire - pena pesanti conseguenze - per garantire in fabbrica e quindi anche alla popolazione di Merano e del Burgraviato la sicurezza necessaria. Nell’impianto della Solland Silicon la manutenzione è ridotta all'osso e i magazzini hanno terminato le scorte di materiale necessario per la gestione delle apparecchiature in funzione per motivi di sicurezza. Il grido di allarme ripetuto dai sindacati ricorda anche che gli addetti alla sicurezza continuano a operare di fatto senza uno stipendio per garantire la sicurezza dello stabilimento.

L'impianto del policristallo - hanno ricordato i lavoratori della Solland Silicon - è da oltre quattro anni congelato: questo prevede che sette persone a turno sulle 24 ore devono presidiare l'impianto con compiti di sicurezza e gestione di una eventuale emergenza, in virtù del fatto di essere a tutti gli effetti pompieri. In aggiunta, c'è da tenere presente che gli addetti a questo servizio hanno avuto e hanno ancora il compito di completare la produzione non di silicio policristallo, bensì di un prodotto chimico destinato sempre al settore. La legge richiede la presenza di questa "squadra" e attribuisce ai componenti delle responsabilità.

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