Raccontare Bolzano con 12 canzoni 

L’iniziativa del Centro Blue Space: seminari per under 30 con maestri d’eccezione. Il primo è stato Shorty


di Gabriel Marciano


BOLZANO. Scrivere una canzone e produrla, questo l'obiettivo del workshop promosso da Centro Blu Space di MusicaBlu in via Sorrenti 12, e coordinato dal noto batterista bolzanino Mario Punzi. Durante la prima edizione di «Music Journal BZ'18», iniziativa che coinvolge ragazzi e ragazze dai 15 ai 30 anni, i partecipanti impareranno a scrivere e comporre, dando vita a dodici canzoni, una al mese, basate su situazioni, persone e fatti che accadranno a Bolzano nel mese in cui sarà scritto il brano. La parte pratica, in cui gli interessati saranno accompagnati da dei tutor specifici in base al genere musicale di appartenenza, comincerà a gennaio del 2018, ma sono già iniziati degli incontri formativi tenuti da esperti del settore, i quali daranno ai ragazzi le basi su cui costruire un'eventuale carriera nel mondo della musica. Sabato scorso è stato Davide Sciortino, in arte "Shorty" il primo grande ospite e "maestro" con cui i ragazzi si sono potuti confrontare in un workshop dedicato principalmente alla stesura di testi in inglese. L'artista poliedrico, nato musicalmente nella scena rap siciliana, cresciuto ascoltando cantautori italiani come Pino Daniele, Fabrizio De Andrè e Lucio Battisti, e inglesi come Elton John e Sting, si è messo sotto i riflettori raggiungendo la finalissima della nona edizione di «X Factor». Terminata l'avventura in televisione ha scelto di coltivare la propria passione per la musica senza renderla un mero mezzo per “fare soldi”, prendendo la strada più tortuosa, meno remunerativa (ma forse più appagante), restando indipendente, di raccontare storie, mettendo in ogni canzone una raffica di emozioni. «Nelle canzoni è fondamentale dare delle immagini - ha spiegato Davide Shorty ai ragazzi del workshop -, perché ogni figura viene collegata a un'emozione. Non si può insegnare a scrivere, ma si può analizzare come scrivono i grandi artisti, incanalare ciò ci trasmettono e cominciare da quel punto a scrivere una canzone propria». Sono proprio le emozioni il centro della discussione tenuta dall'artista siciliano, che si mette a nudo nel raccontare le proprie esperienze ai ragazzi: «Vanno veicolate, vanno condivise con qualcuno, per questo se scrivo, cerco di farlo in compagnia. Le volte che lo faccio da solo è solo perché ho un'esigenza, praticamente fisiologica, ma altrimenti, specie se scrivo per qualcun altro, devo essere con quella persona, devo conoscerla e solo così riuscirò a trasmettere qualcosa».

Al termine del workshop si sono esibiti sia Davide Shorty che alcuni dei giovani, sconfiggendo la timidezza e condividendo la propria passione in un "songwriting circle", definito dal cantautore come un momento "diversamente intimo", perché esponendosi e sentendo gli altri, anche se ci si vergogna, ci si apre, non ci si conosce ma si è tutti amici, ci si dà consigli, si finisce per confidarsi come se si fosse in una famiglia: «La musica porta a entrare in intimità». I prossimi appuntamenti con il workshop di MusicaBlu saranno con Ilaria Patassini, in arte Pilar, Benno Simma, Stefano Melone, Andrea Bernard (regista che terrà un workshop su come sviluppare la presenza scenica) e, dulcis in fundo, Eugenio Finardi. Le iscrizioni, rivolte a ragazzi tra i 15 e i 30 anni, sono ancora aperte: per partecipare scrivere a musicjournal@musicablu.it

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