Trasporti

Raddoppio delle fermate, Casanova è già a 900 firme 

Il comitato verso le 1000 adesioni alla richiesta di avere più treni. Il consiglio comunale sollecita una revisione degli orari lungo la linea tra Bolzano e Merano



BOLZANO. Sono bastate due mattinate, un pomeriggio e una pagina su Change.org, al Laboratorio Casanova, per raccogliere oltre novecento firme affinché le fermate dei treni nella stazione dell’omonimo rione siano raddoppiate.

Gli sviluppi dovrebbero vedersi presto: basta che in Provincia si raccolga l’appello dei più di 900 firmatari.

È ampia la portata della petizione di Laboratorio Casanova, comitato spontaneo di persone che hanno a cuore il benessere di chi vive nel quartiere. Grazie al loro impegno, il consiglio comunale si è espresso all’unanimità per richiedere alla Provincia uno studio di fattibilità in modo da capire come ottimizzare i tempi di fermata alle altre stazioni tra Bolzano e Merano.

Lo scorso 12 aprile a palazzo Widmann ha preso il via il Ppms (Piano provinciale della mobilità sostenibile) ed è tempo di dare seguito agli auspici espressi nove anni fa all’inaugurazione della stazione. In questo ambito potrebbe essere inserita la revisione degli orari sulla tratta Bolzano-Merano, agevolando il raddoppio delle fermate a Casanova.

Potrebbe avere lo stesso effetto anche il Pums, che prevede il raddoppio della linea ferroviaria Casanova-Terlano, ma che al momento si trova incagliato nella miriade di emendamenti e documenti voto presentati da Fratelli d’Italia.

Il potenziale di utenti è un bacino di 10 mila persone fra le 3.500 di Casanova, i residenti di Firmian, quelli del rione Ortler/Similaun e la fascia affacciata su via Resia.

Se più persone usassero il treno per andare in centro o da pendolari verso Merano, gli autobus sarebbero alleggeriti e sulle strade di Bolzano girerebbero meno mezzi privati. Sconfortanti le misurazioni del comitato: «Il capolinea del bus a 50 metri è comodo. Ma per raggiungere la stazione centrale con gli autobus della linea 3, molto affollati nelle ore di punta – così Claudio Baldi, di Laboratorio Casanova – servono 43 minuti in condizioni di traffico “normale”. Il treno invece ci mette 11 minuti. Ce ne vogliono tre per la stazione di Bolzano Sud. Con un solo treno ogni ora e l’autobus poco competitivo in termini di percorrenza, gli abitanti del rione finiscono per preferire gli spostamenti con i mezzi privati, purtroppo».

I treni passano ogni mezz’ora in entrambe le direzioni, ma nella seconda stazione cittadina si ferma un treno su due.

Del tema si è già interessato negli anni il Team K. Il consigliere provinciale Paul Köllensperger e i consiglieri comunali Matthias Cologna e Thomas Brancaglion propongono da tempo la revisione degli orari e denunciano carenza di attenzione nei confronti della città capoluogo a fronte del sottoutilizzo delle fermate nei paesi lungo la linea. «In ogni caso – evidenzia il consigliere comunale Claudio Della Ratta (Civica per Bolzano) – prima di vedere il cadenzamento dei treni ogni 15 minuti si dovrà attendere il termine dei lavori, a cura Rfi, di costruzione del terzo binario tra la stazione di Bolzano e il sottopasso di via Roma». S.M.













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