Rainerum, direttore contestato sui gay

Dopo l’intervista gli studenti della scuola, imbarazzati, si confrontano in Internet sulle parole di don Dino Marcon


di Riccardo Valletti


BOLZANO. Le parole di Don Dino Marcon, direttore dell’Istituto Rainerum intervistato ieri dal nostro giornale, hanno scatenato le proteste di molti esponenti del mondo della politica e delle associazioni lgbt. E hanno spinto gli studenti dell’istituto Salesiano a confrontarsi sull’argomento. Loro hanno scelto di farlo a distanza di sicurezza da eventuali occhi e orecchie indiscrete, e si sono rifugiati nel “luogo” che conoscono meglio: internet, ma senza Facebook. E allora ecco che le inquietudini e le riflessioni prendono corpo in una conversazione di gruppo in cui ognuno dice la sua, e risponde agli altri, in un confronto schietto e aperto, forse più maturo di quanto gli adulti non saprebbero aspettarsi.

E se qualcuno sgarra e prende l’argomento sottogamba, si becca i rimbrotti dei presenti, che non hanno voglia di scherzare e avvertono l’imbarazzo che monta dall’esterno e dall’interno della scuola.

Ecco un frammento di riflessione: «Non è una questione di moralismo, bisognerebbe nascondersi dopo un articolo del genere: non posso credere che la stupidità possa arrivare a certi livelli. Se una persona ha diversi orientamenti sessuali è un fatto suo, nessuno può mettersi in mezzo. La questione dello specialista per “riorientare” poi è divertente: credono davvero che funzioni? Tutto questo è disgustoso».

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