BOLZANO. Botta e risposta in redazione tra il presidente della Provincia Arno Kompatscher e il presidente dei protezionisti altoatesini Klauspeter Dissinger. Per quest'ultimo lo scalo è superfluo "anche perché in futuro ci muoveremo soprattutto con il treno e abbiamo Verona e Innsbruck a portata". Per il governatore "lo scalo di Innsbruck, con cui non entreremo in concorrenza, ma di cui completeremo l'offerta, è saturo. Giusto pensare a due voli di linea, uno verso Nord e uno verso Sud, più i charter. L'aeorporto si autofinanzierà".

Per Paul Koellensperger, consigliere provinciale del Movimento cinque stelle, "lo scalo non funziona da 20 anni e anche le previsione fatte per il 2010, che prevedevano 245 mila passeggeri, si sono rivelate errate. Meglio lasciare il campo ai privati, se davvero ci credono"

Carlo Perseghin, a capo del comitato Si-Ja-Sci, sottolinea come "nessuno stia scappando da San Giacomo, contrariamente a quello che vogliono far pensare i contrari. La verità è che l'Alto Adige non può fare a meno di questa struttura e non solo dal punto di vista turistico ed economico. Gli stessi residenti potranno usarlo di più e meglio per raggiungere altre destinazioni verso Sud e Nord, anche per viaggi importanti".

Questa è solo una breve anticipazione del Forum svoltatosi all'Alto Adige con il direttore Alberto Faustini. Sull'edizione di domani dell'Alto Adige i contenuti del faccia a faccia tra favorevoli e contrari in vista del referendum del 12 giugno.