MALLES. L'inquinamento da pesticidi utilizzati in agricoltura non è un problema che riguarda solo gli abitanti di Malles, chiamati da domani al 5 settembre ad esprimersi con un referendum ufficiale sul divieto d'uso di sostanze fitosanitarie chimico-sintetiche velenose e dannose alla salute.

A guardare l'esito dei rilevamenti commissionati nel mese di maggio dall'Umweltschutzgruppe Vinschgau, l'associazione ambientalista che ha in Rudi Maurer uno dei suoi promotori, verrebbe da dire proprio di no. Le analisi elaborate dalla Lva srl, un laboratorio specializzato in analisi ambientali austriaco, dicono che sull'erba e sui terreni dei parchi gioco dei Comuni di Sluderno, Prato allo Stelvio, Lasa, Laces e Naturno, ma anche nei vari biotopi venostani sono state trovate tracce di sostanze nocive per la salute. In particolare funghicidi del tipo Quinoxyfen, Boscalid e Catan, che il laboratorio identifica con le sigle R40, R42 e R43, ovvero con possibilità di effetti cancerogeni (prove insufficienti), sensibilizzazione per inalazione e contatto con la pelle.

L'interpretazione dei dati di laboratorio è stata affidata dal gruppo di ambientalisti venostani al medico e biochimico austriaco Werner Wurtscher, che fa parte dell'organizzazione "Global 2000". L'esperto ha sostenuto che il tipo di sostanze trovare nell'erba e nell'acqua testata possono essere arrivate li solo passando per l'aria che tutti respiriamo. I preoccupanti risultati e l'intera analisi con le interpretazioni degli esperti ancora prima dell'estate sono state inviate dall'Umweltschutzgruppe Vinschgau a tutti i sindaci interessati dai prelievi, ma stando alle dichiarazioni degli ambientalisti nessuno avrebbe reagito.

Il problema della deriva delle sostanze spruzzate in agricoltura è talmente elevato che nei mesi scorsi anche la giunta provinciale si è interessata del tema, ma evidentemente non in maniera sufficiente visto quello che sta accadendo a Malles. Il primo luglio la giunta provinciale ha deliberato di impegnare i Comuni a trovare le misure per evitare che i pesticidi spruzzati in agricoltura finiscano a causa del vento o per semplice deriva in zone sensibili come parchi gioco, cortili scolastici, campi sportivi. Secondo gli ambientalisti venostani il referendum di Malles per il divieto dell'uso di pesticidi sul territorio comunale deve diventare uno stimolo per rendere tutta la vallata libera dall'uso delle sostanze fitosanitarie chimico-sintetiche velenose.

Per il referendum, che punta a introdurre nello statuto comunale il divieto d'uso dei pesticidi a Malles e nelle dieci frazioni, si vota da oggi 22 agosto a venerdì 5 settembre. Il Comune ha inviato a tutti i residenti un plico contenente la scheda di voto e la busta da sigillare con il voto, che potrà essere rispedita in Comune oppure depositata nell'apposita urna che si trova in municipio. Possono votare i residenti a partire dai 16 anni. Affinchè il referendum sia valido è sufficiente che votino il 20% degli aventi diritto. A urna chiusa il 5 settembre, si procederà con lo spoglio e con la proclamazione del risultato.

L’urna di raccolta rimarrà posizionata davanti al Municipio a qualsiasi ora in modo da permettere la massima affluenza possibile. In paese, intanto, i fronti del sì e del no si fronteggiano ormai periodicamente e sulla questione è nata più di qualche spaccatura. In ogni caso l’esito del referendum dovrà poi passare al vaglio normativo del consiglio comunale. (rog)