MERANO. Segna il passo da alcuni anni, ma nella speranza di riprendere al più presto il programma di implementazione dei presscontainer per i rifiuti "residui" rappresenta l'orizzonte al quale la Municipalizzata tende per migliorare la propria efficienza nel sistema di raccolta, con benefici in termini ecologici ed economici. L'ultimo dei dodici compattatori oggi in servizio è stato introdotto presso l'ingresso del Lido nel 2012, quello successivo, previsto in via Toti a margine del galoppatoio del centro equestre, s'è impaludato nella necessità di bonifica del terreno, vittima anch'esso dell'eredità "area ex gas". Il risanamento, dicono le analisi, dovrà avvenire solo a livello superficiale: non si tratterà di lavori eccessivi. Nel frattempo, l'auspicio di Asm è di accelerare l'iter per la creazione di una grande isola ecologica, con presscontainer, al Palamainardo lato via Hofer (anche di questa se ne parla da tempo) per servire così, liberandola da campane della differenziata e bidoni condominiali, un'ampia zona comprendente via Mainardo e viale Europa, e appagando le esigenze degli ambulanti del mercato.

Poi, le attenzioni si dirotteranno su Sinigo. Allungando il tiro, il piano di espansione delle presse studiato dalla Municipalizzata prevede investimenti per 1,5 milioni di euro che entro il 2026 possano dotare l'85% dei cittadini di un sistema personalizzato di conferimento rifiuti, vale a dire la tessera press o il bidone singolo familiare. "All'inizio la maggioranza era scettica per l'incremento delle distanze fra casa e luogo di conferimento dei rifiuti - ha spiegato ieri Claudio Vitalini, direttore di Asm, illustrando la relazione ambientale 2015 - ma ora larga parte di chi usa il sistema della tessera non tornerebbe più indietro".

Vantaggi Secondo le stime fornite dall'azienda di viale Europa, controllata dal Comune, il piano di investimenti pluriennale permetterà di risparmiare all'anno 100 mila euro di viaggi dei camion per la raccolta (5.000 km), con evidenti ricadute ambientali e di inquinamento acustico, e minori oneri di smaltimento per 40 mila euro. Permetterebbe l'eliminazione del 30% di isole ecologiche e contribuirebbe alla diminuzione dello smaltimento illegale.

Organico L'obiettivo è anche quello di erodere la quota di rifiuti organici che ora compone il 45% di quanto viene gettato nel "residuo", dunque nel non riciclabile. Si tratta di una delle statistiche pro capite in cui Merano pecca nel paragone con la media provinciale. Dove continua a eccellere è nella raccolta del vetro, 46 kg/anno per meranese contro i 30 di media sudtirolese e nella carta/cartone: 84 a fronte di 67 kg. Rispetto all'annata precedente, tuttavia, s'è registrato una diminuzione del 5% nella raccolta della carta, imputabile ai più stringenti criteri di qualità richiesti dal consorzio che acquista il materiale.

Ricavi da riciclo Complessivamente le tonnellate di rifiuti soldi urbani nel 2015 è stata pari a 9.450 tonnellate, in calo del 2% sul 2014 soprattutto perché la stagione senza neve ha ridotto l'uso di ghiaia. Dalla vendita di 1.582 tonnellate di carta per il riciclo, Asm ha ricavato l'anno passato 107 mila euro, ma la parte del leone la fanno i cartoni (226 mila euro, 1.935 tonnellate). Le oltre 2.000 tonnellate di vetro (in crescita del 4%) hanno reso 68 mila euro, le lattine qualcosa meno di 20 mila euro e le bottiglie di plastica 23 mila, a fronte rispettivamente di 195 e 113 tonnellate raccolte.

©RIPRODUZIONE RISERVATA