Ripartizione edilizia, tolto l’incarico all’ingegner Götsch

In pratica il funzionario è stato demansionato dalla giunta Andrà a dirigere il neonato Ufficio strade e infrastrutture


di Gouseppe Rossi


MERANO. L'ufficio tecnico del Comune di Merano, a cui fanno capo i delicati settori dell'edilizia pubblica e privata ma anche la pianificazione urbanistica della città, attualmente alle prese con masterplan e rinnovo del Puc, resta senza guida. L'ingegnere capo Stefan Götsch, vincitore ormai oltre quindici anni fa del concorso indetto per gestire la ripartizione tecnica del municipio, da qualche giorno è stato sollevato dall'incarico: la ripartizione numero tre è provvisoriamente guidata ad interim dal segretario generale Günther Bernhart, in attesa di trovare una soluzione che probabilmente spetterà il prossimo anno al nuovo sindaco. La decisione non è di quelle diramate dal palazzo municipale con il megafono, ma emerge tra le righe, le ultime e le meno visibili, della delibera approvata la settimana scorsa dalla giunta sul regolamento di organizzazione.

Ma è comunque destinata a sollevare discussione. Mai in passato era accaduto che un capo ripartizione fosse rimosso dall'incarico. Tre i provvedimenti che sono stati assunti con la delibera di giunta che fa riferimento alla guida ad interim della ripartizione tre. L'ufficio opere pubbliche, retto dal dirigente Andrea Tedesco aggiunge a quelle esistenti le competenze relative al coordinamento dei lavori in economia e sulle verifiche statiche. L'ufficio strade e infrastrutture e manutenzione immobili, attualemente guidato dal geologo Nikolaus Mittermair, viene sdoppiato: da una parte ci sarà l'ufficio manutenzione immobili e cantiere e dall'altra l'ufficio strade e infrastrutture. E a guidare quest'ultimo ufficio è stato chiamato proprio Stefan Götsch, fino a pochi giorni fa capo ripartizione.

All'occhio esperto l'operazione appare proprio come un arretramento di competenze, dato che prima Götsch guidava l'intero settore tecnico del Comune - dall'edilizia privata a quella pubblica, dall'ufficio ambiente e giardinerie agli immobili comunali, dal cantiere all'urbanistica - e ora si deve occupare solo di strade e infrastrutture. La giunta comunale, che ha approvato la modifica del regolamento e il passaggio della ripartizione tecnica, seppur provvisoriamente, al segretario generale, non potrà però toccare lo stipendio dell'ingegnere capo. Se la nuova amministrazione comunale, che uscirà dalle elezioni del maggio 2015, confermerà la nuova organizzazione dell'ufficio tecnico, dovrà anche mettere in conto l'assunzione di un nuovo funzionario a cui assegnare la terza ripartizione, che non potrà rimanere stabilmente nelle mani del segretario generale. Il provvedimento di cambio delle competenze dell'ingegnere capo arriva dopo anni di sofferenza dell'ufficio tecnico, alle prese con carenza di personale specializzato nel settore (tipo geometri, periti, architetti e ingegneri), dettato dal patto di stabilità e dopo le critiche arrivate negli ultimi anni in particolare sui tempi di lavorazione delle pratiche.

Bisogna ora vedere se la giunta comunale ha visto giusto, ovvero se solo con il cambio dell'allenatore - per fare un paragone con il mondo del calcio - la squadra reagirà nella maniera giusta, recuperando in termini di prestazioni e reattività, o se invece saranno necessari altri interventi.













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