Rivoluzionato il progetto del Parco tecnologico

La Provincia finanzierà il polo pubblico, il resto sarà realizzato dalle aziende Kompatscher: «L’area crescerà solo se ci sarà richiesta». Ok degli imprenditori



BOLZANO. Il Parco tecnologico verrà realizzato e i lavori di costruzione partiranno entro il 2014. Ma l’opera avrà un concetto nuovo e con questa modifica il presidente provinciale Arno Kompatscher ha vinto le resistenze del mondo imprenditoriale. «Meno pubblico, più privato» è la sintesi del nuovo progetto cui la giunta provinciale ha dato il via libera ieri mattina e che la sera precedente era stato discusso a Palazzo Widmann con i rappresentanti dell’economia. Già cento le aziende interessate a entrare.

La novità sostanziale presentata ieri è che la Provincia finanzierà i lavori solo nelle due centrali «storiche» dell’ex Alumix e la realizzazione del nuovo corpo nero, dove si insedieranno Tis, Eurac, Fraunhofer, laboratori della facoltà di Scienze e tecnologie della Lub e i laboratori di ricerca per le imprese (ne sono previste 30-40). Tutti i moduli nuovi verranno invece realizzati dai privati interessati a entrare nel parco tecnologico. Il progetto iniziale, ricorda il direttore di dipartimento Andrea Zeppa, «prevedeva che la Provincia costruisse tutti gli edifici per darli in affitto alle aziende». Il nuovo concetto, sottolinea Kompatscher, comporta che «lo sviluppo secondo i moduli proseguirà esclusivamente se vi sarà il necessario interesse da parte dei privati». Kompatscher ricorda che «troveranno posto servizi accessibili anche a quelle imprese che non hanno sede nel Parco tecnologico: vi saranno laboratori e officine degli enti di ricerca e formazione che operano sul territorio locale». Il nuovo concetto non comporta un risparmio sulle spese già preventivate. «La Provincia spenderà 69 milioni per i lavori nelle ex centrali sotto tutela e il nuovo corpo nero. I costi per i nuovi moduli non erano ancora preventivati». I laboratori per le tecnologie alimentari, anticipa Kompatscher, vengono sviluppati in accordo tra Laimburg e Lub. È stato annunciato che le prime due aziende che si insedieranno nel parco, portando i loro centri di ricerca nella parte dell'edificio centrale che vedrà per prima la luce, saranno la Grandi salumifici italiani (con marchi come Senfter, Casa Modena e Gasser) e il gruppo industriale Maccaferri. La revisione del progetto viene incontro ad altre richieste delle categorie economiche, a partire dalla sburocratizzazione delle procedure di insediamento. Soddisfatti Stefan Pan e Federico Giudiceandrea, presidente e vice di Assoimprenditori: «Le criticità del progetto iniziale rilevate a più riprese dagli imprenditori, hanno portato la giunta a scegliere un approccio diverso, che pone al centro i bisogni delle imprese e lascia più spazio all’iniziativa privata. Più che allo spostamento degli uffici, si dovrà porre l’attenzione sulla corretta individuazione dei laboratori orientandosi alle reali esigenze delle aziende». (fr.g.)

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