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Roland e Fabio: «Saremo i primi a sposarci in Alto Adige»

Uniioni civili, sono due prof e insegnano a Bolzano e Sarentino. «La cerimonia è il 10 settembre. Problemi? Zero»


di Federico Sanzovo


BOLZANO. 10 settembre. Questa la data fissata da Roland e Fabio per la loro unione civile. Una data che li pone in cima alla lista delle coppie gay che, in provincia di Bolzano, hanno deciso di compiere questo importante passo.

«Ci rendiamo conto che si tratta di una scelta un po’ azzardata - spiegano - ma non ci abbiamo pensato molto, non abbiamo preso in considerazione la particolarità della nostra provincia. Ma siamo fiduciosi sui tempi: questa è la scelta migliore per noi».

Loro sono Roland Girardi e Fabio Madonna, due professori residenti a Sarentino: Roland, architetto, insegna alle medie, mentre Fabio è docente al liceo classico “Carducci”e collabora con l’università “Federico II”. Si sono conosciuti quasi tredici anni fa a Napoli, città di origine di Fabio: «Mi ricordo perfettamente di quel giorno, era il 7 dicembre. È stato un colpo di fulmine - sottolinea Fabio - ho capito subito che si trattava dell’uomo per me».

Al punto da lasciare la Campania per trasferirsi a Sarentino. E anche nel caso dell’Alto Adige, si è trattato di amore a prima vista: «Il primo contatto con Sarentino è stato bellissimo - prosegue - ho perso un bracciale e il giorno dopo ho trovato un annuncio che diceva che era stato trovato e consegnato all’ufficio oggetti smarriti. Fantastico».

Un rapporto con il paese che è proseguito negli anni e che va avanti tuttora. La coppia non ha mai avuto nessun problema con gli altri abitanti e nessuno si è opposto alla loro unione: «Sarentino ha risposto benissimo - spiega Roland - tutto è stato preso con naturalezza. Il nostro rapporto è visto come un fatto assolutamente normale e anche a scuola non ci sono stati problemi».

Un aspetto questo, sottolineato anche da Fabio: «Da napoletano devo dire che a Sarentino c’è un’ospitalità bella, sincera. Io mi trovo benissimo, non solo come gay, ma pure come meridionale: tutti si sono sempre fatti in quattro per aiutarmi, pure sforzandosi di parlare in italiano».

A rendere tutto più semplice, anche l’impegno del primo cittadino di Sarentino, Franz Thomas Locher: «Il sindaco è sempre stato davvero molto disponibile e di questo lo ringraziamo - spiega Roland - perché ha reso tutto più semplice, dicendosi subito pronto a celebrare la nostra unione».

Ma un grande aiuto, è arrivato anche da Moritz Demetz sindaco di Santa Cristina ,in val Gardena: «Direi che è diventato un po’ l’ombudsman, il difensore civico, per i gay della provincia - continua Roland - noi lo abbiamo chiamato spesso, anche negli ultimi giorni, per capire come funzionasse l’iter burocratico per la traduzione dei formulari».

Un passaggio, questo, che sembrava poter far arenare il processo di applicazione della legge Cirinnà sulle unioni civili in Alto Adige, ma che ora non dovrebbe più incontrare ostacoli.

L’altro ieri, infatti, sono stati trascritti in Comune a Bolzano i primi matrimoni gay celebrati all’estero: «Noi, molto probabilmente, saremo i primi ad unirci direttamente in Alto Adige - conclude Fabio - e per questo dobbiamo ringraziare il nostro amico Antonio che ha scelto per noi questa data così importante».

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