BOLZANO

Rubano mentre in casa giocano a carte

Annamaria Weibl Spinella era con la sorella al piano terra mentre i ladri stavano mettendo a soqquadro le stanze sopra le loro teste



BOLZANO. Stava giocando a carte con sua sorella, in cucina, al piano terra della palazzina di via Fago, dove vive, e intanto i ladri stavano svaligiando i locali al piano di sopra.

L’episodio è accaduto lunedì (18 febbraio), attorno alle 18, e i ladri, che anche questa volta hanno tenuto d’occhio i movimenti dei padroni di casa, sono saliti dall’esterno, arrampicandosi probabilmente su delle grate in legno posizionate su un angolo dell’edificio. Poi, una volta sul balcone, hanno approfittato del fatto che la tapparella non fosse abbassata, hanno forzato la porta finestra e, una volta dentro, messo a soqquadro le tre camere. Vittima del furto, che questa volta ha avuto un risvolto singolare, Annamaria Weibl Spinella. «Io e mia sorella stavamo giocando a carte – spiega – e abbiamo sentito dei rumori . Ho controllato di non aver lasciato la porta di casa aperta, ma poi sono tornata a giocare. Di sopra c’erano i ladri al lavoro e, per fortuna, non sono salita a controllare perché, come mi ha spiegato la polizia, spesso questi delinquenti sono armati di spranghe di ferro e avrei rischiato di essere picchiata. Una fortuna non essermi insospettita. Credo siano rimasti su almeno una mezz’ora e quando, dopo un po’, sono salita ho capito cos’era accaduto».

Non ingente il danno perché Annamaria non tiene i gioielli in casa e nelle stanze messe sottosopra, i ladri hanno trovato solo qualche oggetto in oro di non grande valore. Rimessi a posto i locali, aggiustata la porta, restano lo sgomento per la privacy violata in pieno giorno da malviventi che, anche questa volta, tenevano d’occhio le loro vittime e la paura che questi possano tornare. «Oggi sono qui a casa – spiega la donna – e ho l’allarme inserito, in pieno giorno. Così, se qualcuno entra scatta subito. Ma non è bello vivere così, credetemi». Nel pomeriggio di lunedì, però, non è stata solo l’abitazione di Annamaria a finire nel mirino. «C’erano parecchie volanti della polizia – rivela – e mi hanno detto che almeno altri quattro appartamenti sono stati svaligiati». 













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