Sì alla Bonvicini, ma con tagli alla cubatura

La giunta provinciale decide oggi. Laimer: nel progetto un solo piano in più



BOLZANO. La giunta provinciale deciderà oggi se la Clinica Bonvicini potrà effettuare l'ampliamento richiesto. Un ampliamento però inferiore alle previsioni. Questo prevede infatti il compromesso raggiunto con l'assessore Michl Laimer. Quello di questa mattina è l'appuntamento decisivo per la casa di cura di via Pacher a Gries, dopo la bocciatura subita da parte della commissione urbanistica provinciale e il via libera precedente da parte del consiglio comunale. E' probabile l'approvazione da parte di Palazzo Widmann, ma sulla base appunto di un compromesso.

I contenuti vengono anticipati dallo stesso Laimer, che informa: «La giunta provinciale mi ha dato mandato di cercare una soluzione. Ci sono stati incontri con il sindaco Luigi Spagnolli e con l'assessore all'urbanistica Chiara Pasquali. La soluzione che presenterò alla giunta ha il consenso della proprietà Bonvicini, espressa attraverso il Comune». Contro l'ipotesi di ampliamento è impegnato da anni un comitato di residenti guidato da Mario Vascellari. Tecnicamente ciò che deve essere approvata è la variante anticipatoria al Puc per la trasformazione di destinazione d'uso di un'area boschiva in zona per opere e impianti pubblici.

La prospettiva iniziale era di un incremento di cubatura di 5.151 metri cubi, spalmata nell'innalzamento di due piani della clinica, che conta oggi su quattro piani. La nuova versione su cui deciderà oggi la giunta provinciale, spiega Laimer, «prevede la decurtazione di poco meno di mille metri cubi e l'innalzamento di un solo piano». L'ipotesi di Paolo Bonvicini era di portare la clinica a 16.500 metri cubi grazie all'incremento di 5.151 metri cubi. La decurtazione concordata è di 700 metri cubi, quindi la clinica si fermerebbe a 15.800 metri cubi. Questa modifica rispetto al progetto iniziale della proprietà Bonvicini, precisa Laimer, «non comporterà una diminuzione degli 89 posti letto. In fase di progettazione sarà necessaria una nuova suddivisione della cubatura».

Chiara Pasquali conferma la trattativa: «Speriamo che l'accordo venga approvato. D'altronde l'ampliamento della Bonvicini aveva già ricevuto il parere positivo dell'assessorato alla Sanità». Tra i punti elencati dalla commissione urbanistica provinciale per motivare il parere negativo c'è la modalità di inserimento paesaggistico dello studio di fattibilità elaborato da parte della proprietà Bonvicini. Precisa Bonvicini: «L'innalzamento di un solo piano è decisivo dal punto di vista dell'impatto ambientale. Riusciremo ugualmente a rispettare l'adeguamento della struttura agli standard richiesti dall'assessorato alla Sanità che è il motivo alla base di tutto il progetto».

In caso di mancato adeguamento ai criteri richiesti per l'accreditamento, ha sempre sottolineato Bonvicini, «non ci resterebbe che chiudere». Il comitato di 134 residenti spera fino all'ultimo in una bocciatura. «L'aumento di cubatura è estremo e inappropriato», è la tesi dei portavoce Vascellari e Leonhard von Pretz. A questa obiezioni Bonvicini replica che «in base al Puc l'ampliamento concessionato è di 11.300 metri cubi. Lo abbiamo ridotto al minimo. Più di così non è possibile». (fr.g.)

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