Saldi, il primo giorno per una volta non è stato da record

Mayr (Oltre): «È mancato l’assalto delle primissime ore». Balzari (Kiro’s): «Deludente soprattutto la mattinata»


di Riccardo Valletti


BOLZANO. Una giornata da otto in pagella, commentano gli esercenti di via Museo e via Portici, ma non il solito dieci assegnato al sabato di apertura delle svendite. «È una giornata buona - commenta Andrea Balzari di Kiro’s – la mattinata è stata deludente ma la passeggiata del pomeriggio sta portando i suoi frutti». «I saldi fanno gola solo per i primi giorni, se il bilancio è positivo lo sapremo già domani o dopodomani», aggiunge il negoziante. «È mancato l'assalto della prima mattina – afferma Petra Mayr di “Oltre” in via della Mostra – la partenza è stata piuttosto tiepida, anche se i clienti non sono mancati, ma ricordo annate in cui ci siamo trovati con le casse intasate e code lunghe ai camerini, e oggi non una di quelle giornate». Forse dipende dalla diluizione dell'orario di apertura fino alla sera tardi, ragiona ancora la negoziante, «sicuramente il bel tempo di questi giorni ha inciso offrendo a molta gente l'occasione del fine settimana fuori città, e tenendo aperto fino alle undici di sera speriamo che al rientro ci sia ancora voglia di fare un giro serale per negozi, ma è chiaro che molta differenza l'ha fatta anche la crisi, che ormai è evidente». Guardandosi intorno, le conferme arrivano dal traffico sotto i Portici, presente ma non soffocante come in altre annate. Anche sotto le insegne più note, come Sportler e Oberauch Zitt, il traffico non è più come quello di una volta, ma c'è chi va controtendenza: «Le vendite sono in aumento – spiega Tiziana di Tezenis – anche a me il colpo d'occhio fa pensare che ci sia meno gente, ma credo che tutti stiano comprando di più. L'idea che mi sono fatta e che molta gente abbia voluto aspettare, magari anche più a lungo del solito, proprio per arrivare alle svendite». In questo senso si direbbe che sono le marche medie, quelle delle grandi catene, che fanno da contrappeso alla fascia più alta del mercato dell'abbigliamento, è come se alcune marche fossero troppo care anche a saldo. Per non parlare delle grandi firme, come quelle delle boutique di via Argentieri, tra Armani, Pal Zileri e Fay, che hanno avuto una giornata leggera anche con gli sconti. E come al solito la differenza si fa più marcata oltre il ponte Talvera: se al centro il traffico pedonale carico di acquisti non è pressante ma si fa notare, su corso Libertà è già rado, e spostandosi ancora più in là continua a diminuire. Il mercato di piazza Vittoria influisce sicuramente, procurando qualche cliente in più in zona. Mentre sono brevi le code alle casse dei negozi di via Torino e via Milano. Dopo pranzo la situazione migliora e c’è pure chi ringrazia per l’orario prolungato fino a sera. «Oggi ho esaurito tutto il plafond della mia carta – racconta Elisabetta Cretella – non ho mai tempo di fare un vero giro per negozi e oggi invece mi sono rifatta». È troppo presto per tirare le somme, commentano più o meno tutti, e la speranza è quella di vedere magari meno ressa, ma un'affluenza continua che contribuisca a svuotare i magazzini».

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