Sale gioco, scende in campo il Consorzio

Il presidente Kompatscher: i Comuni elaborino la mappa cittadina dei luoghi sensibili


Davide Pasquali


BOLZANO. Gioco d'azzardo da limitare, ora scende in campo il Consorzio dei Comuni. Tre i fronti. Ai municipi si chiede in primis di avviare subito una mappatura del territorio, identificando i luoghi sensibili e i raggi all'interno dei quali non si possono aprire nuove sale giochi; in secondo luogo, si chiede di rilasciare concessioni edilizie per cambio di destinazione d'uso in "servizi" solo dopo aver specificato che per aprirvi una sala giochi serve un'ulteriore autorizzazione. Alla Provincia si chiede di rendere efficace l'attuale legge, imperfetta perché non prevede sanzioni e non specifica chi debba rimuovere le macchinette se collocate entro un raggio di 300 metri dai luoghi sensibili. Infine, si spinge sui parlamentari nostrani: facciano pressioni sul governo affinché regolamenti meglio la materia. IL PARERE. Le richieste scaturiscono da un parere legale commissionato dal Consorzio allo studio legale Reichhalter, molto circostanziato nelle richieste di chiarimento e altrettanto complesso nelle risposte. Il parere verrà ufficialmente presentato venerdì ai soci, ma qui ne anticipa le conclusioni il presidente del Consorzio, Arno Kompatscher: «Ai legali abbiamo chiesto di mettere in luce le molte fattispecie che esistono, spiegandoci come dovrebbero comportarsi i Comuni, attualmente in grosse difficoltà per il sovrapporsi di fonti giuridiche». Non sanno da che parte voltarsi. «Per quanto riguarda la tutela della pubblica sicurezza - spiega - la materia è di esclusiva competenza dello Stato. Ciò è stato confermato anche dalla Corte costituzionale, quando ha rigettato il ricorso del governo contro la legge provinciale». La norma altoatesina, intelligente, ha individuato i luoghi sensibili «facendo leva non sulla sicurezza pubblica, bensì sulla tutela dei minori e della salute pubblica». Per la Consulta, una strada legittima. «Ora, il nostro consiglio ai Comuni è quello di individuare, oltre a quelli previsti per legge e alle recenti aggiunte da parte della giunta tramite delibera, anche altri luoghi sensibili, per motivi di tutela della salute pubblica». Soprattutto, il consiglio ai municipi è di costruire una mappa. «Scelti i luoghi sensibili, e tracciato il relativo raggio di 300 metri, si otterrà una planimetria precisa: qui si può, qui non si può. In tal modo si porrà l'eventuale richiedente nella condizione di sapere prima, evitando così anche eventuali richieste risarcitorie». Ci si espone meno: «Guarda, te lo dico prima: quello è un luogo sensibile». CONCESSIONI. «Un altro caso spinoso sono le concessioni edilizie. C'è chi chiede di cambiare la destinazione d'uso, per esempio da abitazione o negozio a servizi». Poi fa i lavori e apre come sala giochi. Senza chiedere ulteriori autorizzazioni. «Se la domanda non indica la fattispecie concreta - sala giochi - il consiglio dei giuristi è di autorizzare la variazione d'uso, specificando però che la concessione non riguarda le attività che richiedano ulteriori requisiti e ulteriori autorizzazioni». Insomma, si consiglia di mettere le mani avanti. «Se al contrario la domanda indica lo scopo finale, allora la commissione può sollevare il problema del mancato rispetto della normativa». Bloccando la sala. «LEX IMPERFECTA». Arno Kompatscher ritiene però che il problema maggiore sia legislativo. «Il parere legale chiarisce che la norma provinciale è imperfetta. Perché non dice come si possano eliminare le slot già installate in bar, ristoranti o sale dedicate». La competenza in materia è suddivisa fra il questore, che come rappresentante dello Stato in materia di pubblica sicurezza ha "potere" assoluto, il presidente della giunta provinciale per quanto riguarda l'apertura di sale dedicate, il sindaco per quanto concerne gli esercizi pubblici. «In ambito municipale si prevedono sanzioni anche in materia di pubblica sicurezza, però si può solo limitare l'orario di chiusura ed eventualmente sospendere la licenza. Ma il gioco non fa parte dei casi contemplati. Lo Stato nel 2008 ha devoluto ai sindaci diverse competenze, sugli stranieri eccetera. Ma l'azzardo è stato lasciato fuori». Kompatscher però, forte del parere, intravvede degli spiragli: «La Provincia potrebbe legiferare inserendo le sanzioni. E dicendo chi può agire, quando si devono rimuovere le macchinette».













Altre notizie

Tennis

Sinner torna in campo, nel Principato primo allenamento verso il Roland Garros

Dopo le cure all’anca al J Medical, Il campione di Sesto ha ripreso in mano la racchetta a Montecarlo sotto la supervisione coach Vagnozzi e Cahill. Ma non ha sciolto le riserve sulla sua partecipazione a Parigi (foto Instagram Sinner)

LA SPERANZA Il post di Cahill che fa sperare i tifosi
IL CAMPIONE "A Parigi solo se sarò al 100%"
DOLORE Per il problema all'anca Sinner si affida al centro della Juve
GOSSIP Nuova fiamma per Jannik? Il gossip su Anna Kalinskaya

Attualità