Salewa, inaugurata la palestra di roccia Ora il parco e il nido


Davide Pasquali


 BOLZANO. Il «Salewa Cube», la più grande palestra artificiale di arrampicata al coperto a livello nazionale, è stata ufficialmente inaugurata ieri pomeriggio alla presenza di un folto pubblico e di molti arrampicatori famosi. Aprirà al pubblico sabato prossimo, 21 maggio. Ma la palestra non è l'unica novità della nuova sede Salewa.  «L'industria moderna - spiega il patron di Oberalp Salewa, Heiner Oberrauch - è in fase di forte cambiamento. Un'azienda che va bene deve dare il suo contributo alla comunità. Qui abbiamo realizzato un edificio dove alloggiare non solo tutte le funzioni centrali dell'azienda - marketing, contabilità, strategia aziendale - ma anche il centro di ricerca e sviluppo di base. Una cosa è lo sviluppo di prodotti e campionari. Altro è la ricerca di base, per il futuro. Le persone che lavoreranno qui avranno il compito di studiare soluzioni e materali innovativi». In più «ci sarà una palestra fitness per i nostri dipendenti; e poi un asilo nido, questo aperto anche per altre famiglie, per chi lavora in Zona. Inoltre ci sarà questo parco pubblico, che noi andremo a realizzare e mantenere su un terreno della Provincia».  Verrà ricavato «un piccolo laghetto con accanto un bistrò, proprio davanti alla palestra la cui unicità - è la prima del genere a livello mondiale - è l'aprirsi verso l'esterno, perché la parete Nord Est è a scomparsa. Vorremmo diventasse un luogo di incontro per la città, per chi arrampica, ma anche per chi fa la pausa pranzo in Zona».  I lavori per il parco inizieranno a breve, dopo che la Provincia avrà terminato il pozzo delle acque nere. «Sarà pronto per fine estate e verrà inaugurato il secondo finesettimana di ottobre. Negli uffici entreremo nel corso dell'estate. L'asilo nido, la cui gestione è stata affidata a CasaBimbo, sarà a regime in autunno. Come prova inizieremo a fine agosto».  Per quanto riguarda la palestra, ossia l'oggetto dei desideri delle centinaia di arrampicatori bolzanini e non solo, l'apertura è stata dilazionata di una settimana causa lungaggini burocratiche. «La convenzione col Comune per fortuna è stata firmata una settimana fa. Invece per l'abitabilità, per entrare, lì siamo stati più veloci che non la burocrazia... Dobbiamo aspettare una settimana per poter entrare. L'apertura al pubblico sarà sabato 21 maggio. L'orario? Sei giorni su sette, dalle 9 alle 23».  L'intero edificio, e in particolare la palestra, è stato meta in questi mesi di numerosi professionisti: gruppi di architetti, ingegneri eccetera. «Abbiamo contato almeno un migliaio di visite. Dovute certo alla notorietà dello studio del progettista, Cino Zucchi, ma non solo. L'unicità del nostro edificio è anche dovuta ad altro: il progetto è stato selezionato per partecipare alla prestigiosa Biennale di architettura di Venezia e poi siamo stati in assoluto i primi a ricevere la certificazione, o meglio precertificazione, "Work and Life": un edificio non solo CasaClima, ma ecosostenibile. Un fatto ha interessato tantissime persone: questa commistione, questo insieme fra luogo pubblico e industria. Guardiamo la zona industriale: mi ricordo ancora 25 anni fa, quando eravamo col magazzino in via Weggenstein: c'era una grossa discussione se andare in Zona o meno. Eravamo dieci persone. Non si sapeva se venire in Zona o no, perché aveva una pessima immagine. A Bolzano si diceva: andiamo a Shanghai. Era proprio un luogo negativo, e invece oggi è diventato forse il luogo più «figo» della città. È cambiato tutto e migliorerà ancora con le aziende che andranno a insediarsi dopo di noi nella zona di espansione a sud di via Einstein».  

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