Saliva con le ciaspole, ucciso dalla valanga

Il cinquantenne svizzero era insieme a moglie e due figli. Sette vittime in Alto Adige dall’inizio dell’anno


di Bruno Pileggi


MALLES. Ennesima vittima di una valanga in Alto Adige. Ieri in val di Slingia (comune di Malles Venosta) ha perso la vita un turista svizzero di 50 anni che stava facendo un’escursione con le ciaspole insieme a moglie e due figli. Travolto dalla massa nevosa e senza Arva, per il 50enne non c’è stato nulla da fare, nonostante una poderosa operazione di soccorso con decine di uomini del Bergrettung e dei corpi dei vigili del fuoco volontari, unità cinofile e i due elicotteri Pelikan 1 e Aiut Alpin Dolomites.

Ieri, giornata splendida e pericolo valanghe di grado 3 mercato. La famigliola, residente nella località svizzera di Lully (cantone Vaud) e in vacanza a Burgusio, decide di fare un’escursione in val di Slingia, partendo al mattino. Una gita con le ciaspole. Ma intorno alle 15 di ieri pomeriggio accade la tragedia. Una valanga si stacca a circa 2.400 metri di quota sotto il Monte Rodes. La massa di neve prende in pieno Olivier Pillonel e lo trascina a valle per alcune centinaia di metri. Il capofamiglia procedeva moglie e figli di qualche decina di metri: questo il motivo per cui è stato travolto solo il 50enne, con uno dei figli che ha dato subito l’allarme via telefono. Gli elicotteri Pelikan 1 e dell’Aiut Alpin Dolomites sono arrivati in un batter d’occhio al campo sportivo di Malles per caricare gli uomini del socorso alpino di Malles, Tubre e Lasa e tre unità cinofile e portarli nella zona della valanga. Intanto alcune decine di pompieri volontari di Slingia, Clusio, Malles e Burgusio si erano portati in val di Slingia con gli automezzi. Le ricerche del turista svizzero finito sotto la valanga non sono state facili, perché non portava con sé l’Arva. Una trentina gli uomini impegnati nella ricerca sul fronte della slavina con le 3 unità cinofile. Il corpo del 50enne è stato ritrovato sotto la neve, ormai privo di vita, circa 100 metri a valle dal punto in cui si era staccata la valanga. Purtroppo per il turista svizzero non c’era più niente da fare e la salma è stata poi trasportata nella camera mortuaria dell’ospedale di Silandro. Sul posto anche i carabinieri di Malles che hanno eseguito i rilievi di legge.

Con la vittima di ieri sale a 7 il numero dei morti per valanga in Alto Adige dall’inizio dell’anno. Proprio due giorni fa era morto sotto la neve Isidor Plangger, mentre stava facendo scialpinismo nella sua Val Passiria. La prima vittima era stata sulla Cima della Neve, forse la più crudele perché aveva ucciso anche a distanza. Sul colpo infatti la vittima era stata Hartmann Stifter, 57 anni, di Brunico. Ma dieci giorni dopo l'evento, il ferito estratto dai soccorritori dalla coltre nevosa non ha resistito ed è deceduto. Si trattava di Hubert Feichter, 46 anni di Campo Tures. Poi un’altra valanga si era portata via un giovane sul Piz Boè. Luca Valentin, 31 anni di Colfosco. Quindi in Valle Aurina hanno perso la vita Cosima Jocher di Brunico e Heinold Goller di Monguelfo. Una lista troppo lunga.













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