Salorno, l’appello: stazione da chiudere di notte

Trecento pendolari hanno risposto ad un questionario proposto dal Comune Tra le richieste anche una sala d’attesa accogliente e un pannello informativo


di Massimiliano Bona


SALOR NO. Sono stati i pendolari di Salorno a fornire al Comune preziose indicazioni sul futuro della stazione dei treni, il cui utilizzo sarà ripensato proprio per venire incontro alle esigenze di lavoratori e studenti. Il questionario distribuito dall'amministrazione comunale è stato preso in esame da 297 viaggiatori abituali che hanno cercato di immaginari la stazione che vorrebbero. La serie di quesiti è stata utile per capire anche come gli abitanti del centro della Bassa raggiungano la stazione e quali siano le priorità per il futuro. Questo progetto è stato affidato dalla giunta al consigliere comunale della Svp Manfred Joppi che, essendo un pendolare (fa avanti e indietro con il capoluogo quasi quotidianamente) si è preso a cuore l'intera questione. I pendolari che hanno risposto al questionario sono per il 55% donne e per il 45% uomini, il 58% dei quali di madrelingua italiana.

Il 39 per cento degli uomini ha un'età compresa tra i 20 e i 50 anni, il 27% è costituito da studenti under 20, il 22 per cento da persone nella fascia 51-65 anni e l'11 per cento da over 65, una fetta dei quali fruisce delle agevolazioni tariffarie concesse dalla Provincia. Le donne, nel 60 per cento dei casi, hanno un'età tra i 20 e i 50 anni. Il 33 per cento usa il treno per andare a lavorare, il 24 per cento è costituito da studenti, il 19% acquista il biglietto quando deve muoversi per il tempo libero e il 6% per fare acquisti. Quasi la metà degli utenti (40 per cento) arriva alla stazione in macchina, il 33 per cento a piedi, il 19,5 per cento in bicicletta e il 6,8 per cento in bus. La maggior parte degli utenti (57 per cento) usa il treno quotidianamente.

Chiare le richieste dei pendolari: l'84 per cento vuole che siano mantenuti i bagni, il 93 per cento confida di poter disporre di una sala d'attesa accogliente, solo il 50,8 per cento vorrebbe un punto di ristoro, mentre il 61 per cento dei pendolari chiede che la stazione sia chiusa di notte per ragioni di sicurezza. È capitato, in passato, di trovare qualche clochard che dormiva all'interno nei mesi invernali. Il 61 per cento degli utenti ritiene che le informazioni in stazione siano sufficienti mente il 74 vorrebbe anche un pannello informativo sul paese, in modo tale da farlo conoscere anche a chi è semplicemente di passaggio. «Nei prossimi mesi - spiega Manfred Joppi - si concluderà la fase progettuale, sperando poi di poter appaltare al più presto i lavori di ristrutturazione».

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