BOLZANO. In Alto Adige lo screening per il Pap-Test sarà riorganizzato e adeguato alle linee guida europee: nel marzo 2010 il Consiglio Sanitario della Provincia aveva dato parere favorevole in merito all'introduzione della ''citologia su strato sottile'' nell'ambito dello screening e l'Azienda sanitaria dell'Alto Adige ha ora predisposto i necessari requisiti organizzativi.

Già dal 1999 è previsto uno screening a cadenza triennale per tutte le donne di età compresa tra i 23 e i 65 anni residenti in provincia. Dal 2001 solo le donne che non si presentavano di propria iniziativa ad eseguire il Pap-Test entro tre anni venivano invitate; in futuro invece tutte le donne in questa fascia di età saranno mano a mano invitate dal Servizio di Anatomia patologica e Istologia (Registro tumori) di Bolzano.

Il dott. Guido Mazzoleni, Primario facente funzioni, spiega la procedura: ''Ogni signora riceverà, ogni 3 anni, un ''buono'' per uno striscio gratuito. Se questa non si presenterà dopo il primo invito, le ricorderemo nuovamente l'utilità dello screening.

E' molto importante riuscire a raggiungere proprio quelle donne che fino ad ora non si sono sottoposte a screening''. Già dal 2001 in Alto Adige le donne che non si presentavano di propria iniziativa allo screening per il Pap-Test venivano invitate dall'Azienda Sanitaria dell'Alto Adige.

Questo ha permesso di raggiungere circa l'80% della popolazione femminile. Indagini eseguite dal Servizio di Anatomia patologica e Istologia hanno tuttavia evidenziato un eccesso di test, in particolare delle donne piu' giovani (più test oltre allo screening organizzato) mentre altri gruppi di età non risultavano adeguatamente coperti dalla prevenzione.

Questo significa che una serie di esami erano inutili o inadeguati. Per aumentare l'efficacia dello screening ha quindi senso organizzare l'invito in modo ancora piu' sistematico.